Buon pomeriggio amici Readers! Rieccomi di nuovo qui in occasione dell'evento organizzato da Alessandra del Blog Raggywords, che ringrazio per l'opportunità, dedicato al fantasy "La Corte dei Miracoli", che si conclude proprio oggi con la mia recensione. Un ulteriore ringraziamento va anche alla casa editrice per avermi permesso di leggere in anteprima questo romanzo. Buona Lettura 📖
Dopo il fallimento della Rivoluzione e l'uccisione di
tutti i rivoluzionari, Parigi è una città divisa in due. Accanto al reticolo di
viali severi, fiancheggiati da bossi e frequentati dall'aristocrazia, prospera
infatti una giungla tenebrosa popolata da sciami di mendicanti, ladri ed
emarginati, teatro di crimini e miseria, un luogo oscuro e senza leggi. Qui il
potere è gestito dai Miserabili, una formidabile corte di criminali divisi in
nove corporazioni, chiamata la Corte dei Miracoli. Membro della Corporazione
dei Ladri, Nina Thénardier può rubare qualunque cosa a chiunque. La ragazza,
soprannominata la Gatta Nera, ha sfidato la sorte così tante volte da essere
quasi diventata una leggenda tra i Miserabili. Eppure questo non sembra contare
molto quando, ancora una volta, la sua strada si incrocia con quella di Lord
Kaplan, detto Tigre, feroce capo della Corporazione della Carne. L'uomo ha
messo gli occhi sulla sorella della giovane ladra e, si sa, nessuno è mai
riuscito a impedirgli di ottenere ciò che vuole. Non ci è mai riuscita la Corte
dei Miracoli, come potrebbe farlo Nina, sveglia certo, ma comunque una ragazza,
minuta per di più? Di due cose, però, Tigre non ha tenuto conto. La prima è una
regola inviolabile per tutti i Miserabili: mai, mai rubare a una ladra. E la
seconda è che, quando si tratta di proteggere chi amano, le gatte sono capaci
di mostrare denti e artigli e di diventare decisamente pericolose...
Ispirandosi a due capolavori della letteratura di tutti i tempi, "I
miserabili" di Victor Hugo e "Il libro della giungla" di Rudyard
Kipling, Kester Grant tesse un'ammaliante storia di crudeltà, passione e
vendetta che, attraverso le vicende della protagonista, condurrà i lettori nel
ventre più oscuro di Parigi, passando per la sfavillante corte di Francia per
abbracciare l'alba di una nuova rivoluzione.
Nina Thénardier, meglio
nota come “La gatta nera”, è una delle più abili ed astute ladre tra tutti i
Miserabili della “Corte dei Miracoli”. Sin da quando, ancora bambina, venne
accolta tra le figlie della Corporazione dei Ladri Nina ha sempre avuto un
unico scopo, ovvero quello di uccidere
il brutale Lord Kaplan, l’uomo responsabile di averle portato via sua
sorella nonché l’intoccabile Signore della Corporazione della Carne.
Quando Lord Kaplan, a
distanza di molti anni, sceglie come sua nuova preda Ettie, una bambina che
Nina ha preso sotto la sua ala protettiva, arriva finalmente per lei
l’occasione che aspetta da tantissimo tempo.
Se però Nina vuole davvero
riuscire a fermare Lord Kaplan una volta per tutte e liberarsi per sempre di
lui dovrà escogitare un piano infallibile, ma soprattutto trovare la giusta
moneta di scambio da usare per attirare l’attenzione di tutti i Signori della
“Corte dei Miracoli” ed ottenere così il loro appoggio in questa missione
suicida.
Molte saranno le prove ed
i pericoli che si troverà ad affrontare, ma Nina è disposta a tutto pur di
ottenere la sua tanto agognata vendetta, anche se questo vorrà dire pagarne il
prezzo più alto.
Tra le ultime uscite
arrivate in Italia questa era una di quelle che più mi aveva incuriosita. Devo
ammettere che quando ho iniziato questo libro mi sono trovata una po’ spiazzata perché mi sarei aspettata una lettura di tutt’altro
genere. Quindi onde evitare il mio stesso sbaglio voglio avvertirvi. Se pensate
di trovare in questo romanzo una versione alternativa di alcune delle opere più
famose di Victor Hugo, mi dispiace per voi ma rimarrete delusi, perché al di là
di qualche piccolo accenno le similitudini finiscono qui. Con questo non voglio
di certo dissuadervi dall’intraprendere questa lettura, basta semplicemente ricordavi
di considerarlo come un Fantasy a sé, e allora vi ritroverete senza alcun
problema davanti ad un libro dalla trama
originale che in pochissime pagine sarà in grado di catturare la vostra
attenzione senza mai farvi annoiare.
Una delle cose che più ho
apprezzato di questo Fantasy è sicuramente l’ambientazione. L’intera storia è
infatti interamente ambientata in una Parigi alternativa di fine ‘800, subito
dopo il colossale fallimento della Rivoluzione. Nel corso della narrazione ci
verranno mostrate le due facce della città: da un lato abbiamo infatti la
nobiltà con i suoi eccessi e il suo sfarzo, e dall’altro la condizione di
estrema povertà in cui versa la restante parte della popolazione lasciata
letteralmente a morire per strada di stenti o malattia. Tra queste due fazioni
si contraddistinguono poi quelli che considero degli “outsiders”, i Miserabili
della “Corte dei Miracoli”, ovvero tutti quegli emarginati che pur di sfuggire
alle angherie della polizia e sottrarsi così alle leggi ingiuste che governano
il loro Paese hanno preferito unirsi e formare una società a parte. In linea di
massima io non sono una grande fautrice di quelle narrazioni estremamente
cariche di descrizioni, ma questa è uno dei pochi casi in cui devo dire di
averle apprezzate. Senza infatti questa minuzia di particolari non avrei
compreso al meglio la difficile e complessa struttura delle Corporazioni, e
quindi avrei finito col non riuscire ad immergermi pienamente nella lettura.
L’unica cosa che mi è
dispiaciuta è che avremo modo di conoscere in maniera più approfondita solo
alcune delle Corporazioni, mentre altre ci verranno proposte solo di sfuggita. Visto
che questo è solo il primo capitolo di una trilogia, questa potrebbe essere
stata semplicemente una scelta ben oculata dell’autrice, che magari ha in mente
di mostrarcele semplicemente più avanti per far accrescere la curiosità nel
lettore.
Veniamo adesso alla
protagonista, Nina, un personaggio che nel bene e nel male è riuscita a
conquistarmi.
Quando era solo una
bambina, Nina venne mandata via dalla sorella Anzelma, la quale voleva provare
a proteggerla dal nefasto destino che altrimenti le sarebbe potuto toccare, è
condotta presso la Corporazione dei ladri, sua unica chance di salvezza.
Col passare del tempo Nina
ha perfezionato il suo innato talento diventando un’abile ladra, tanto da
prendere il soprannome di “Gatta nera”. Nonostante però la fama e il plauso raggiunto
all’interno delle fila della Corte, c’è un pensiero fisso che non ha mai smesso
di perseguitarla, ovvero quello di riuscire a vendicarsi ed uccidere Lord
Kaplan, Signore della “Corporazione della Carne” colpevole di averle portato
via Anzelma costringendola alla schiavitù. Nina ha sempre tenuto un profilo
basso in attesa del momento giusto per attuare il suo piano, e quando Kaplan
sceglie proprio come sua prossima preda Ettie, la bambina che Nina ha preso sotto
la sua ala protettiva, finalmente arriverà la sua occasione di riscatto.
Pur di fermarlo ed impedire che Ettie possa fare la stessa miserabile fine di sua sorella, Nina sarà
disposta a tutto persino a sfidare gli altri Signori delle Corporazioni, così
da ottenere il loro sostegno per questa sua folle impresa.
Nina è un personaggio
sicuramente non perfetto, che commetterà molti errori alcuni dei quali non
sempre ammissibili. Quel che è certo è che abbiamo di fronte una ragazza forte,
coraggiosa e sveglia. Nel corso della narrazione oltre che dimostrarsi una
comandante nata, si rivelerà anche un’abile stratega e calcolatrice, in grado
di portare a termine anche le missioni più pericolose, inoltre anche messa di fronte a possibili contrattempi non si farà
mai cogliere impreparata avendo sempre pronto un piano di riserva.
Quando coloro che più ama
verranno messi in pericolo non esiterà un solo secondo per correre in loro aiuto e non si farà mettere i bastoni tra le ruote
da niente e da nessun pur di proteggerli, anche se questo significa arrivare
fino in capo al mondo o sacrificare altri per il raggiungimento di uno scopo
più grande.
Per quanto Nina tende a
mostrarsi sempre fredda e scostante con gli altri, finirà suo malgrado con l’attirare
l’attenzione non richiesta da parte di tre baldi cavalieri. Il primo è
ovviamente Saint- Just un giovane rivoluzionario animato sempre da nobili
principi. Vi risulterà impossibile non provare pena per lui, che finirà spesso
vittima dei raggiri di Nina. Poi abbiamo Montparnesse, maestro dei pugnali
della “Corporazione degli assassini”, uomo tanto affascinante quanto letale, che
istaurerà un legame molto particolare con la nostra protagonista. Ovviamente io
già faccio il tifo per questa ship. Ed infine ultimo ma non per importanza,
nientemeno che il delfino di Francia, un ragazzo debole ed insicuro cresciuto
in una campana di vetro, e abituato da sempre ad assecondare come un perfetto
soldatino i voleri della madre. Solo con i modi di fare schietti e brutali di
Nina, finalmente avrà la possibilità di aprire gli occhi e vedere in quali
reali condizioni versa il suo Paese.
In questo fantasy non
mancheranno di certo azione o avventura, forse però un pizzico più di Romance
non sarebbe guastato.
“La Corte dei Miracoli” è
un fantasy affascinante e rocambolesco che , nonostante qualche piccola pecca,
è riuscito comunque ad intrattenermi e per questo non posso che promuoverlo.
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