Ciao a tutti amici Readers, oggi vi propongo la recensione di uno straordinario Young Adult. Si tratta di "Ti sento" scritto da Valentina Torchia ed edito da De Agostini. Ringrazio la casa editrice per avermi gentilmente inviato una copia cartacea di questo libro. Buona Lettura 📖
TITOLO : Ti sento
AUTORE : Valentina Torchia
CASA EDITRICE : De Agostini
GENERE : Young Adult
PAGINE : 271
DATA DI USCITA : 13 ottobre 2020
◇ TRAMA ◇
Tutti adorano Edoardo Marconi, il bello della scuola: mascella
squadrata, occhi intensi, posa perfino come modello. Lo adora Susanna, la sua
ragazza, prima che lui la lasci malamente. Lo adora Vincy, il suo migliore
amico, che lo considera quasi un supereroe. E così il resto della scuola.
Perché Edoardo non solo è affascinante, ma ha anche qualcosa di unico, che
suscita ammirazione negli altri: non è capace di provare dolore. Un superpotere
che gli permette di girare a petto nudo in inverno e di non farsi fermare da
nessun incidente. Ma questo superpotere in realtà è una malattia. E anche una
maledizione, secondo Aurora. Per lei Edoardo non è capace di provare niente.
Non le sensazioni, non le emozioni o i sentimenti. E invece Aurora sente così
tanto. Sente il divorzio dei genitori; il peso del fallimento del padre;
l'amarezza del suo stesso fallimento, quando perde per un soffio il posto da
primo violino alla scuola di musica. Perfino la tristezza di Susanna, lasciata
da Edoardo. Aurora sente tutto, e tutto si trasforma in una rabbia che alla
fine trabocca, con un pugno sul naso del ragazzo. E allora che tutto cambia.
Perché, per la prima volta in diciassette anni, Edoardo quel pugno lo sente.
Per la prima volta nella sua vita, Edoardo sente qualcosa.
Edoardo frequenta l’ultimo
anno delle superiori, è un ragazzo molto popolare a scuola, soprattutto tra le
sue coetanee. All’apparenza sembrerebbe un ragazzo comune ma in realtà soffre
di una rara malattia, “l’ insensibilità congenita al dolore”, una malattia
incurabile che lo rende insensibile al
dolore fisico.
Un
giorno come tanti altri , mentre Edoardo si trova nei corridoi della sua
scuola, senza alcun apparente motivazione, riceve un pugno in pieno volto da Aurora,
una sua compagna di classe nonché ,migliore amica di una sua ex ragazza. Nulla
di strano se non che, per la prima volta
in vita sua, Edoardo riesce a sentire una sensazione strana mai provata prima,
ovvero il dolore.
Edoardo non crede ai
propri occhi, vuole scoprire cosa sta accadendo al suo corpo ,e come sia
possibile che il pugno di Aurora sia
riuscito a risvegliare certe sensazioni. Così riesce a convincere Aurora ad
aiutarlo in una serie di esperimenti così da poter mettere alla prova il suo
corpo.
Quello che però Edoardo ed
Aurora non possono minimamente immaginare è che questo straordinario ed
inspiegabile avvenimento finirà con lo stravolgere completamente le loro vite.
Questa
per me è stata una lettura veramente magica ed emozionante, capace di travolgermi in una maniera tale da farmi
perdere letteralmente la cognizione del tempo. Se un momento prima, infatti mi trovavo
a pagina 1, quello successivo come per magia ero già giunta a pagina 271.
In questo libro vengono
trattate delle tematiche molto importanti e profonde, sicuramente non facili da
affrontare. La bravura dell’autrice sta nel riuscire ad affrontarle con molta
delicatezza e semplicità , inserendo nel corso della narrazione anche alcuni
momenti più leggeri e spensierati, così da non appesantire eccessivamente la
lettura ,senza però togliere importanza al tema principale.
L’intera
storia è narrata attraverso i punti di vista di entrambi i protagonisti,
Edoardo e Aurora, una scelta che ho trovato azzeccata perché in questo modo il
lettore ha l’opportunità di comprendere al meglio due personaggi dalla storia e
dalle caratteristiche così complesse.
Il
protagonista maschile di questo libro è Edoardo, un ragazzo che sin da piccolo
si ritrova a dover convivere con una rara malattia che gli impedisce di provare
dolore come tutti gli altri. A causa di questa sua condizione è stato cresciuto
dai suoi genitori come dentro una campana di vetro, perché anche la cosa più
insignificante come una indigestione per lui si potrebbe rivelare fatale.
Inizialmente
sembra quasi che Edoardo si sia quasi abituato, se non addirittura rassegnato,
a dover convivere per sempre con la sua incurabile malattia, almeno fino a
quando grazie ad Aurora non proverà per
la prima volta cosa vuol dire percepire sensazioni che fin ad allora si era
solamente immaginato.
E’ come se con il suo
tocco, Aurora sia riuscita a risvegliare dal suo perenne torpore, come il
principe nella favola della bella addormentata, il corpo insensibile e
congelato di Edoardo.
Veniamo
adesso alla protagonista femminile , Aurora, colei che mi colpita maggiormente
e che con le sue insicurezze e le sue fragilità è riuscita a toccarmi nel
profondo.
Aurora è un personaggio
ricco di sfaccettatura , che si inizia a scoprire poco a poco, pagina dopo
pagina. Non ha sicuramente una storia facile alle spalle. Dopo la separazione
dei suoi genitori, Aurora si è sentita un po’ abbandonata da entrambi, ed ha inoltre
iniziato a colpevolizzarsi, come se fosse lei la causa di tutti i problemi
della sua famiglia. Aurora non si è mai sentita abbastanza apprezzata dai suoi
genitori, in particolar modo dalla madre, e questo l’ha portata a chiudersi e
ad isolarsi. Per cercare di sfogare il grande dolore che si porta dentro Aurora
è arrivata addirittura a compiere atti di autolesionismo, utilizzandoli come un’estrema richiesta d’aiuto.
Anche se iniziata come una
semplice “collaborazione lavorativa”, il rapporto tra Edoardo e Aurora piano
piano diventa sempre più intenso. Edoardo e Aurora riusciranno a tirare fuori
il meglio l’uno dall’altra, inoltre la particolare complicità venutasi a creare
tra i 2 porterà entrambi ad affrontare le loro più grandi paure. Insieme questi
due personaggi si sentiranno per la prima volta liberi di esplorare i loro più
profondi desideri e sentimenti.
Vi devo confessare che il finale mi ha letteralmente stravolta.
Non mi aspettavo minimamente un tale epilogo, sono rimasta talmente spiazzata che pur di
farmene una ragione ho addirittura dovuti rileggere gli ultimi capitoli più di
una volta. Non posso rivelarvi di più, ma sono convinta che chi come me ha giÃ
avuto modo di leggere questo straordinario libro riuscirà a capirmi.
Tramite
questo libro ho avuto modo di scoprire cosa è l’insensibilità congenita al
dolore”, una malattia che non avevo mai sentito prima e che mi ha spinta
documentarmi per conoscerla meglio. Si tratta di una malattia davvero subdola,
perché impedisce al corpo di percepire qualsiasi forma di dolore, privando così ,la persona che ne è purtroppo affetta, di uno dei principali campanelli di
allarme che il corpo umano utilizza per indicarci una situazione di pericolo.
Nonostante ancora non ci sia una vera e propria cura, esistono per degli accorgimenti tali da
permettere a chi ne soffre di vivere una vita il più normale possibile. Spero
veramente che in futuro, grazie al progresso e alla ricerca, si possa trovare
un modo per curarla.
“Ti sento” è un libro che merita davvero di essere letto. Un libro che vi condurrà insieme ai suoi protagonisti attraverso un complesso e commovente viaggio , all’insegna di profonde ma anche dolorose emozioni. Fidatevi, non ve ne pentirete.