◇ TRAMA ◇
C'è un solo modo per essere libere: infrangere ogni regola. Al largo
delle coste irlandesi c'è un'isola lontana. Un'isola dove il vento soffia senza
sosta. Un'isola dove la legge è dettata dagli uomini e alle donne è concesso
solo di essere madri o figlie. Qui, in una notte di tempesta, Oona viene alla
luce. Il suo pianto sovrasta il ruggito delle onde e già presagisce sventura.
Figlia della rabbia e del dolore, Oona è una ribelle, non le importa a della
disciplina che la madre le impone, tentando di tarparle le ali. L'unica persona
in grado di capirla è Aislinn. Lei è diversa dalle altre donne dell'isola: ha
scelto la libertà e per questo è temuta e disprezzata. Grazie a lei, Oona
impara a essere sé stessa. A non avere paura di inseguire i propri desideri, anche
se sembrano sbagliati. Ma quando si osa troppo e non si rispettano le regole,
il rischio è di pagare un prezzo alto. Ben presto, un evento tanto inaspettato
quanto violento si abbatte su Oona, che è costretta ad abbandonare l'isola e a
prendere il largo, anche se non nel modo in cui aveva immaginato. Da allora
sono trascorsi trent'anni. Un tempo lunghissimo in cui Oona ha cercato di non
guardarsi indietro e di dimenticare quello che è stato. Ma adesso deve tornare
sull'isola dove tutto è iniziato. Perché è lì che sua figlia è fuggita. Ed è
solo e soltanto lì che potrà dare voce a ciò che non ha mai confessato prima:
una verità capace di regalarle la libertà che cerca da tutta la vita.
Sono passati ormai quasi
trent’anni da quando Oona ha deciso di scappare via da Insi, la piccola isola a
largo delle coste irlandesi dove è nata e cresciuta, e di lasciarsi alle spalle
il suo passato così da iniziare una nuova vita in Canada. Dal quel momento ha
giurato a se stessa che non avrebbe mai più fatto ritorno in quel luogo che le aveva
portato soltanto dolore e sofferenza. Quando però, a seguito di un brutto
litigio, sua figlia Joyce decide di partire e di rifugiarsi proprio a Inis,
Oona per timore di perderla per sempre sceglierà di seguirla fin lì.
Inevitabilmente il suo
ritorno sull’isola, riaprirà le sue vecchie ferite, e farà riaffiorare quei
segreti e quei fantasmi del suo passato da cui per troppo tempo ha tentato di fuggire.
Dopo tutti questi anni, è arrivato finalmente per Oona il momento di affrontare
i suoi demoni, perché solo così facendo avrà una possibilità di ricostruire la
sua vita, e di riunire la sua famiglia.
Questo per me è stata
indubbiamente una delle letture più particolari e complesse in cui mi sia
cimentata negli ultimi tempi. Nel corso dei capitoli iniziali, il fatto di non
essere riuscita ad inquadrare subito quale piega avrebbe preso la storia
narrata, mi ha un po’ confusa e destabilizzata. La curiosità di venire a capo
di questo mistero, mi ha spinta a proseguire e a non farmi frenare dal primo
ostacolo. Devo proprio ammettere che la mia perseveranza alla fine è stata
premiata. Questo è infatti uno di quei romanzi, il cui potenziale viene
mostrato gradualmente. Più si procede con la lettura, più ci si ritroverà
completamente assorbiti da questa storia. Paradossalmente, al di là del mio
disorientamento iniziale, ho trovato la lettura veramente scorrevole e mai
piatta, grazie anche all’utilizzo di uno stile diretto, conciso ed ammaliante da
parte dell’autrice.
Gran parte della
narrazione è ambientata su una piccola e remota isola a largo delle coste
irlandese, che l’autrice è riuscita a rappresentare in ogni sua piccola
sfaccettatura. Grazie alla presenza di ricche e dettagliate descrizioni, il lettore
non soltanto avrà la possibilità di scoprire le meraviglie paesaggistiche di
tali luoghi, ma avrà anche modo di comprendere lo stile di vita dei suoi
abitanti. Insi è infatti popolata da una piccola comunità di pescatori, una
comunità chiusa e arretrata che vede i turisti, e in generale coloro che non
sono originari del posto come degli intrusi. Ognuno in questa comunità ha un
proprio ruolo : gli uomini si occupano dell’approvvigionamento del cibo, mentre
l’incarico che spetta alla donna è quello di occuparsi dei propri figli e della
casa. Nonostante siano il vero cuore pulsante dell'isola, nascere donna lì significa essere considerate l’ultimo ruota del carro.
Nel corso della narrazione
passato e presente si intrecciano, in questo modo non soltanto l’interesse del
lettore rimarrà sempre alto ma si avrà inoltre la possibilità di conoscere più
approfonditamente un personaggio complesso come quello di Oona, seguendola
nelle tappe più importanti della sua vita.
Oona è una donna molto
forte e tenace, che ha dovuto affrontare molte sfide nella sua vita. Da quando
è nata, Oona non ha mai ricevuto un gesto d’affetto dalla propria madre, che ha
sempre considerato la nascita di una figlia femmina come una maledizione. Oona
è una bambina molto sveglia e intelligente, e questo suo carattere schietto e
ribelle non farà altro che accrescere l’astio e il rancore che sua madre prova
nei suoi riguardi. Oona però è molto
determinata, non si fa abbattere con facilità, e attende con ansia il momento
in cui sarà abbastanza grande per lasciare per sempre quest’isola. A
rischiarare però questa vita altrimenti piatta e grigia, ci sono Enda, suo
fratello maggiore, Aislinn, una donna del posto esclusa dalla comunità perché considerata
una strega, e suo figlio Felim. All’età di sedici anni un evento traumatico
spingerà Oona a scappare via, e ad abbandonare l’isola e la sua famiglia senza
mai voltarsi indietro, grazie alla complicità di Pat, un turista sopravvissuto ad
un naufragio. Mettendo più distanza possibile tra lei e i suoi fantasmi, Oona
spera di cancellare il suo passato e di iniziare una nuova vita. Ma nonostante
si sia trasferita in un’ altro continente, si sia sposata ed abbia avuto una
figlia, purtroppo i suoi demoni continueranno a perseguitarla. Per quanto tenti
con tutta se stessa, la sua infanzia, i suoi segreti e il suo rapporto
conflittuale con la madre, finiranno comunque per influire negativamente nel
suo legame con la figlia Joyce, provocando una profonda spaccatura tra le due.
Solamente quando Joyce,
dopo l’ennesimo litigio con sua madre, scapperà ad Inis in cerca di quelle
risposte che non ha mai ricevuto, qualcosa scatterà in Oona facendola uscire da
quello stato di torpore in cui si era rifugiata pur di sfuggire al dolore dei
ricordi. Per proteggere sua figlia, Oona deciderà di seguirla e di fare
ritorno nella sua terra, dopo quasi trent’anni. Proprio lì capirà che se vuole
avere l’occasione di ricucire il suo rapporto non soltanto con la figlia ma
anche col marito, dovrà trovare il coraggio di aprirsi con loro ed affrontare tutte le sue paure. Solo allora
potrà ricominciare a vivere.
“ Ritorno all’isola delle donne” è uno
struggente e toccante romanzo d’esordio, che merita davvero di essere letto.