martedì 5 ottobre 2021

Review Party " Ragazza, serpente, spina" di Melissa Bashardoust

 Buon pomeriggio amici Readers! In occasione della sua uscita ho deciso di organizzare il Review Party di "Ragazza, serpente , spina"  scritto da Melissa Bashardoust ed edito da Mondadori. Si tratta di un'originale Fantasy ispirato ad alcune delle più famose favole che hanno accompagnato la nostra infanzia . Ringrazio la casa editrice per avermi dato la possibilità di organizzare questo evento, e tutte le blogger che hanno partecipato insieme a me al Review Party. Buona Lettura 📖



Si ringrazia la CE per l'invio di una copia in omaggio



TITOLO : Ragazza, serpente, spina
AUTORE : Melissa Bashardoust
CASA EDITRICE : Mondadori
COLLANA : Oscar Fantastica
GENERE : Fantasy
PAGINE: 336
DATA DI USCITA : 5 Ottobre 2021

C'era e non c'era una volta ? così cominciano sempre le fiabe ? una principessa destinata ad avvelenare chiunque la toccasse. Ma per Soraya, tenuta nascosta fin dalla nascita, cresciuta lontana dalla sua famiglia, al sicuro solo nel suo giardino, questa non è soltanto una fiaba. All'approssimarsi delle nozze del suo gemello, Soraya deve decidere se uscire allo scoperto per la prima volta. Nelle segrete del palazzo una div, una demone, potrebbe avere le risposte che sta cercando, la chiave per ottenere la libertà. Al di fuori c'è un giovane uomo che non teme la principessa, nei cui occhi non si legge paura, ma profonda comprensione di chi lei sia veramente, oltre la maledizione e il veleno. Soraya pensava di sapere quale fosse il suo posto nel mondo, ma quando le sue scelte portano a conseguenze inimmaginabili, inizia a chiedersi chi sia davvero e cosa stia diventando: una donna o una demone? Una principessa o un mostro?



Quando era ancora in fasce la principessa Soraya venne maledetta da un antico e potente demone , il quale rese la sua pelle velenosa al semplice tocco. A causa di questa maledizione Soraya è cresciuta rinchiusa all’interno della torre del suo palazzo, godendo solo della compagnia delle sue amate rose e delle brevi visite della madre e di Sorush, suo fratello nonché scià di Atashar, così da poter nascondere a tutti la sua presenza.

Da tempo ormai Soraya si è rassegnata a vivere un’esistenza infelice e solitaria, ma quando in occasione delle imminenti nozze di Sorush scopre che nelle segrete è tenuta prigioniera una div, ovvero un demone, allora una flebile speranza si riaccende in lei. C’è infatti la possibilità che questo demone conosca un antidoto in grado di guarirla per sempre. Quello che Soraya scoprirà presto è che la sua libertà avrà un prezzo. Una volta infatti liberatasi della sua maledizione, il suo regno ormai privo delle sue protezioni magiche, verrà attaccato da   Shahmar, proprio quel demone responsabile del sortilegio, e dal suo implacabile esercito di demoni.

Per rimediare ai suoi errori e liberare la sua famiglia ed il suo popolo da questa nuova minaccia , Soraya sarà costretta ad affrontare numerose e pericolose prove alcune delle quali potrebbero mettere a rischio la sua stessa vita.

Tra le numerose uscite di questo mese, questa era una di quelle che più mi aveva incuriosita. A malincuore devo ammettere che, per quanto alla fine abbia trovato questa lettura abbastanza soddisfacente , non sono riuscita ad apprezzarla come avrei voluto a causa della presenza di alcuni elementi che non mi hanno particolarmente convinta e che quindi hanno finito con l’influire sul mio giudizio finale.

Ho trovato la trama di per sé originale ed appassionante. La storia narrata in questo Fantasy mi ha ricordato molto le favole che leggevo da piccola, in cui la principessa in pericolo veniva salvata dal baldanzoso principe, solo che questa volta la principessa farà tutto da sola. Quello che però ho trovato un po’ deludente è il ritmo della narrazione. Avete presente le montagne russe, ecco per me la lettura è stata un po’ un sali e scendi. Ho trovato infatti alcune parti molto più scorrevoli e avvincenti mentre altre un po’ troppo piatte ed eccessivamente ricche di descrizioni o di monologhi della protagonista a volte anche superflui ai fini della narrazione, e per i miei gusti questo ha finito con l’appesantire il tutto.

Una delle cose che più mi è più piaciuta è sicuramente il Worldbuilding. L’autrice infatti per creare lo scenario che farà da sfondo al suo romanzo si è ispirata all’antica Persia, donando così quel fascino intramontabile all’intera storia. Nel corso della narrazione il lettore verrà trasportato sia all’interno del meraviglioso palazzo dello scià, con i suoi tunnel e passaggi segreti; sia all’interno del Monte Azur, grottesca e tetra dimora di  Shahmar e del suo esercito di div. La scelta di mescolare due ambientazione così diverse ha reso la lettura molto più intrigante.

Veniamo adesso alla protagonista, Soraya, personaggio che mi ha sicuramente stupita in quanto non incarna la classica damigella in difficoltà. Soraya è infatti un personaggio ricco di sfumature che vedremo trasformarsi pagina dopo pagina.

A causa di un errore commesso in gioventù dalla madre, Soraya venne maledetta da Shahmar, un potente demone, che la rese inavvicinabile in quanto anche il semplice contatto con la sua pelle velenosa avrebbe portato ad una morte immediata. Pur di proteggerla e tenere tutti al sicuro ,Soraya ha vissuto tutta la sua vita all’interno delle mura di palazzo, relegata nelle sue stanze, mantenendo così segreta a tutti la sua esistenza.

Soraya trascorre quindi le sue giornate in completa solitudine, godendo solo della compagnie dei suoi amati roseti, e delle fugaci visite della madre. L’unico modo per muoversi indisturbata a palazzo senza rischiare di essere vista o addirittura sfiorata da qualcuno, partecipando alla vita di corte se pur come spettatrice, è quello di utilizzare la fitta rete di passaggi segreti.

Soraya vive nella continua paura che un giorno la sua maledizione possa prendere il sopravvento finendo col trasformarla nella stessa creatura che l’ha condannata,  proprio per questo motivo tende a reprimere qualsiasi sentimento negativo, che sia rabbia o rancore, mostrandosi sempre docile e arrendevole con gli altri.

Ormai si è da tempo rassegnata alla sua condizione, ma quando scopre che nelle segrete del palazzo è tenuta prigioniera una parik, ovvero un particolare tipologia di demone, allora una piccola speranza si riaccende in lei. Questa div infatti conosce l’antidoto alla sua maledizione. Soraya spinta dalla possibilità di essere finalmente libera, e mal consigliata da colui che riteneva essere un amico, commetterà un grosso errore. Quando Soraya spezza la sua maledizione, il suo regno ormai privo della sua protezione viene attaccato da Shahmar, che usandola come pedina l’ha manovrata per ottenere nuovamente il suo trono. Soraya cercherà in ogni modo possibile di fare ammenda, e rimasta ormai l’unica possibilità di salvezza per la sua famiglia ed il suo popolo non potrà fare altro che chiedere aiuto e fidarsi di Parvaneh, proprio la parik che le aveva rivelato come rompere la sua maledizione.

Se all’inizio del libro vediamo una Soraya molto insicura ed impaurita sia dalla sua stessa natura che da tutto ciò che la circonda e di conseguenza eternamente in bilico tra il bene ed il male, le numerose sfide che si troverà ad affrontare la spingeranno a maturare e a prendere realmente coscienza di se stessa. Soraya imparerà a non considerare più quel particolare potere che risiede dentro di sé, e che per troppo tempo ha represso per paura di perdere il controllo, come una condanna ma bensì come uno strumento da utilizzare per difendere coloro che più ama.

Mi è piaciuta molto la ship formata tra Soraya e Parvaneh, due figure agli antipodi che scopriranno però avere molto in comune. Quando Soraya e Parvaneh si incontrano per la prima volta, la loro reciproca diffidenza e ostilità sono evidenti. Come può infatti Soraya riuscire a fidarsi di una div, da sempre considerata un nemico della sua specie. Quello che però non era  di certo cominciato nel migliore dei modi, poco a poco si tramuterà in un sentimento più profondo che porterà due acerrime nemiche a diventare oltre che amiche anche  fidate alleate. Secondo me però la loro storia è stata affrontata un po’ troppo frettolosamente. Peccato, perché questa coppia avrebbe meritato sicuramente più spazio all’interno della narrazione.

Magari “Ragazza, serpente, spina” non sarà un Fantasy perfetto, ma sono sicura che gli amanti dei Retelling, o chi in generale è affascinato dalle storie dalle atmosfere arabeggianti apprezzerà ugualmente questa lettura.

 



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A presto con la mia prossima recensione 📚






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