Buon pomeriggio amici Readers! In occasione della sua uscita ho deciso di organizzare il Review Party di "Ragazza, serpente , spina" scritto da Melissa Bashardoust ed edito da Mondadori. Si tratta di un'originale Fantasy ispirato ad alcune delle più famose favole che hanno accompagnato la nostra infanzia . Ringrazio la casa editrice per avermi dato la possibilità di organizzare questo evento, e tutte le blogger che hanno partecipato insieme a me al Review Party. Buona Lettura 📖
C'era e non c'era una volta ? così cominciano sempre le fiabe ? una
principessa destinata ad avvelenare chiunque la toccasse. Ma per Soraya, tenuta
nascosta fin dalla nascita, cresciuta lontana dalla sua famiglia, al sicuro
solo nel suo giardino, questa non è soltanto una fiaba. All'approssimarsi delle
nozze del suo gemello, Soraya deve decidere se uscire allo scoperto per la
prima volta. Nelle segrete del palazzo una div, una demone, potrebbe avere le
risposte che sta cercando, la chiave per ottenere la libertà. Al di fuori c'è
un giovane uomo che non teme la principessa, nei cui occhi non si legge paura,
ma profonda comprensione di chi lei sia veramente, oltre la maledizione e il
veleno. Soraya pensava di sapere quale fosse il suo posto nel mondo, ma quando
le sue scelte portano a conseguenze inimmaginabili, inizia a chiedersi chi sia
davvero e cosa stia diventando: una donna o una demone? Una principessa o un
mostro?
Quando era ancora in fasce
la principessa Soraya venne maledetta da un antico e potente demone , il quale
rese la sua pelle velenosa al semplice tocco. A causa di questa maledizione
Soraya è cresciuta rinchiusa all’interno della torre del suo palazzo, godendo
solo della compagnia delle sue amate rose e delle brevi visite della madre e di
Sorush, suo fratello nonché scià di Atashar, così da poter nascondere a tutti
la sua presenza.
Da tempo ormai Soraya si è
rassegnata a vivere un’esistenza infelice e solitaria, ma quando in occasione
delle imminenti nozze di Sorush scopre che nelle segrete è tenuta prigioniera
una div, ovvero un demone, allora una flebile speranza si riaccende in lei. C’è
infatti la possibilità che questo demone conosca un antidoto in grado di
guarirla per sempre. Quello che Soraya scoprirà presto è che la sua libertà
avrà un prezzo. Una volta infatti liberatasi della sua maledizione, il suo
regno ormai privo delle sue protezioni magiche, verrà attaccato da Shahmar, proprio quel demone responsabile
del sortilegio, e dal suo implacabile esercito di demoni.
Per rimediare ai suoi
errori e liberare la sua famiglia ed il suo popolo da questa nuova minaccia ,
Soraya sarà costretta ad affrontare numerose e pericolose prove alcune delle
quali potrebbero mettere a rischio la sua stessa vita.
Tra le numerose uscite di
questo mese, questa era una di quelle che più mi aveva incuriosita. A
malincuore devo ammettere che, per quanto alla fine abbia trovato questa lettura
abbastanza soddisfacente , non sono riuscita ad apprezzarla come avrei voluto a
causa della presenza di alcuni elementi che non mi hanno particolarmente
convinta e che quindi hanno finito con l’influire sul mio giudizio finale.
Ho trovato la trama di per
sé originale ed appassionante. La storia narrata in questo Fantasy mi ha
ricordato molto le favole che leggevo da piccola, in cui la principessa in
pericolo veniva salvata dal baldanzoso principe, solo che questa volta la
principessa farà tutto da sola. Quello che però ho trovato un po’ deludente è
il ritmo della narrazione. Avete presente le montagne russe, ecco per me la
lettura è stata un po’ un sali e scendi. Ho trovato infatti alcune parti molto
più scorrevoli e avvincenti mentre altre un po’ troppo piatte ed eccessivamente
ricche di descrizioni o di monologhi della protagonista a volte anche superflui
ai fini della narrazione, e per i miei gusti questo ha finito con l’appesantire
il tutto.
Una delle cose che più mi
è più piaciuta è sicuramente il Worldbuilding. L’autrice infatti per creare lo
scenario che farà da sfondo al suo romanzo si è ispirata all’antica Persia,
donando così quel fascino intramontabile all’intera storia. Nel corso della
narrazione il lettore verrà trasportato sia all’interno del meraviglioso
palazzo dello scià, con i suoi tunnel e passaggi segreti; sia all’interno del
Monte Azur, grottesca e tetra dimora di Shahmar
e del suo esercito di div. La scelta di mescolare due ambientazione così
diverse ha reso la lettura molto più intrigante.
Veniamo adesso alla
protagonista, Soraya, personaggio che mi ha sicuramente stupita in quanto non
incarna la classica damigella in difficoltà. Soraya è infatti un personaggio
ricco di sfumature che vedremo trasformarsi pagina dopo pagina.
A causa di un errore
commesso in gioventù dalla madre, Soraya venne maledetta da Shahmar, un potente
demone, che la rese inavvicinabile in quanto anche il semplice contatto con la
sua pelle velenosa avrebbe portato ad una morte immediata. Pur di proteggerla e
tenere tutti al sicuro ,Soraya ha vissuto tutta la sua vita all’interno delle
mura di palazzo, relegata nelle sue stanze, mantenendo così segreta a tutti la
sua esistenza.
Soraya trascorre quindi le
sue giornate in completa solitudine, godendo solo della compagnie dei suoi
amati roseti, e delle fugaci visite della madre. L’unico modo per muoversi
indisturbata a palazzo senza rischiare di essere vista o addirittura sfiorata
da qualcuno, partecipando alla vita di corte se pur come spettatrice, è quello
di utilizzare la fitta rete di passaggi segreti.
Soraya vive nella continua
paura che un giorno la sua maledizione possa prendere il sopravvento finendo col trasformarla nella stessa creatura che l’ha condannata, proprio per questo
motivo tende a reprimere qualsiasi sentimento negativo, che sia rabbia o
rancore, mostrandosi sempre docile e arrendevole con gli altri.
Ormai si è da tempo
rassegnata alla sua condizione, ma quando scopre che nelle segrete del palazzo
è tenuta prigioniera una parik, ovvero un particolare tipologia di demone,
allora una piccola speranza si riaccende in lei. Questa div infatti conosce
l’antidoto alla sua maledizione. Soraya spinta dalla possibilità di essere
finalmente libera, e mal consigliata da colui che riteneva essere un amico,
commetterà un grosso errore. Quando Soraya spezza la sua maledizione, il suo
regno ormai privo della sua protezione viene attaccato da Shahmar, che usandola
come pedina l’ha manovrata per ottenere nuovamente il suo trono. Soraya
cercherà in ogni modo possibile di fare ammenda, e rimasta ormai l’unica
possibilità di salvezza per la sua famiglia ed il suo popolo non potrà fare
altro che chiedere aiuto e fidarsi di Parvaneh, proprio la parik che le aveva
rivelato come rompere la sua maledizione.
Se all’inizio del libro
vediamo una Soraya molto insicura ed impaurita sia dalla sua stessa natura che
da tutto ciò che la circonda e di conseguenza eternamente in bilico tra il bene
ed il male, le numerose sfide che si troverà ad affrontare la spingeranno a
maturare e a prendere realmente coscienza di se stessa. Soraya imparerà a non
considerare più quel particolare potere che risiede dentro di sé, e che per
troppo tempo ha represso per paura di perdere il controllo, come una condanna ma
bensì come uno strumento da utilizzare per difendere coloro che più ama.
Mi è piaciuta molto la
ship formata tra Soraya e Parvaneh, due figure agli antipodi che scopriranno
però avere molto in comune. Quando Soraya e Parvaneh si incontrano per la prima
volta, la loro reciproca diffidenza e ostilità sono evidenti. Come può infatti
Soraya riuscire a fidarsi di una div, da sempre considerata un nemico della sua
specie. Quello che però non era di certo
cominciato nel migliore dei modi, poco a poco si tramuterà in un sentimento più
profondo che porterà due acerrime nemiche a diventare oltre che amiche
anche fidate alleate. Secondo me però la
loro storia è stata affrontata un po’ troppo frettolosamente. Peccato, perché
questa coppia avrebbe meritato sicuramente più spazio all’interno della
narrazione.
Magari “Ragazza, serpente,
spina” non sarà un Fantasy perfetto, ma sono sicura che gli amanti dei
Retelling, o chi in generale è affascinato dalle storie dalle atmosfere
arabeggianti apprezzerà ugualmente questa lettura.
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