Ciao a tutti amici Readers, oggi vi propongo la recensione di "L'estate che ho dentro" scritto da Viviana Maccarini ed edito da Rizzoli. Ringrazio la casa editrice per avermi gentilmente inviato una copia in omaggio. Buona Lettura 📖
TITOLO : L'estate che ho dentro
AUTORE : Viviana Maccarini
CASA EDITRICE : Rizzoli
GENERE : Narrativa per ragazzi
PAGINE : 343
DATA DI USCITA : 18 Maggio 2021
◇ TRAMA ◇
Sparire. E questo l'unico programma di Nina per l'estate. E non perché
la sua vita non le piaccia. A dir la verità, la sua vita di prima non era
affatto male: scuola, social, amiche e nuoto. Ma di tutto questo,
dall'incidente in motorino, è rimasto ben poco. Solo profonde cicatrici,
nascoste dalle bende che avvolgono un viso in cui Nina non si riconosce più.
Così, mentre i suoi amici fantasticano su dove trascorrere le vacanze, Nina una
meta ce l'ha già: Volpedo, lo sperduto paesino in collina dove abita il padre,
Gabriel, "uno spirito libero", come lo definiscono tutti. E il posto
perfetto per nascondersi dal resto dell'umanità. Anche se lì Nina non è affatto
sola: c'è Tommaso, con i suoi misteri; c'è Alisha, la ragazza del mini-market,
e poi c'è Filo, l'amico di una vita, che sa sempre dove trovarla. Quando nella
sua mente cominciano a risuonare le parole dello psicologo dell'ospedale, che
le ha consigliato di iniziare un diario, Nina ne crea uno virtuale, fatto di
video, foto e riflessioni che posta sui social con lo pseudonimo di Mia. E
quando i follower cominciano ad aumentare, insieme ai like e ai cuori sotto i
post, per Nina è il momento di smettere di nascondersi, sfilare le bende e
ricominciare. In un'estate che si porterà dentro per sempre.
Nina è un’adolescente
comune. Ama trascorrere il tempo libero
con le sue due migliori amiche, fa parte della squadra di nuoto, ed ha una
cotta per il ragazzo più popolare della scuola. Insomma la sua vita non potrebbe
andare meglio di così. Una sera però Nina ha un brutto incidente stradale, dal
quale ne uscirà con delle cicatrici nel viso ma soprattutto nello spirito.
Uscita dall’ospedale, Nina non riesce ad accettare il suo volto ricoperto di
bende, inoltre per paura di essere vista in quella condizione dalla gente, si
isola sempre più. Il suo malessere la porterà a decidere di lasciare Milano, e
di trascorrere l’intera estate nel posto più sperduto che conosca, Volpedo, il
paese in cui vive suo padre. Una volta arrivata lì non sarà facile per lei
ambientarsi. Si ritrova infatti a vivere in una piccola roulotte assieme al
padre artista, con il quale non ha più rapporti da tempo, e con la presenza
costante di un intruso, Tommaso, il suo giovane e scontroso apprendista.
L’intenzione iniziale di Nina di isolarsi dal resto del mondo avrà però vita
breve. A Volpedo finirà col farsi dei nuovi ed inaspettati amici, inoltre per
cercare di superare i suoi traumi deciderà di aprire un nuovo profilo social,
grazie al quale avrà il coraggio di mostrarsi e di raccontarsi liberamente
senza più temere il giudizio altrui.
Nel corso di quest’estate
Nina, grazie anche al supporto di coloro che le vogliono bene, riscoprirà se
stessa ma soprattutto ritroverà la voglia e la gioia di ricominciare a vivere.
Questo romanzo è stato
davvero una piacevole rivelazione. L’autrice, grazie ad uno stile fresco,
genuino e privo di qualsiasi sovrastruttura, è riuscita a farmi appassionare a questa
storia tanto da spingermi a terminarla nel giro di pochissimo tempo.
La protagonista Nina, è
uno di quei personaggi con il quale mi sono sentita subito in sintonia. Nina
è una ragazza di 14 anni, simpatica, sveglia ma anche insicura, soprattutto per
quanto riguarda il suo aspetto fisico. Nina ha sempre vissuto un po’ come un
complesso il fatto di non aver ereditato dalla madre la sua straordinaria
bellezza, e questo continua senso di inadeguatezza si farà ancora più marcato
dopo il suo incidente. A causa delle sue cicatrici, Nina potrebbe non riuscire
a tornare quella di prima, e la vista di sua madre non fa altro che
ricordaglielo continuamente. Dopo l’incidente Nina si è chiusa sempre più in se
stessa, ed ha escluso tutto e tutti
dalla sua vita per paura di un’eventuale giudizio ma soprattutto di essere
guardata come un fenomeno da baraccone. La verità è che la prima ad essere dura
con se stessa è proprio lei. Nina decide quindi di trasferirsi per l’estate a
Volpedo, a casa di suo padre Gabriel, un famoso fotografo che però non
frequenta da quando i suoi genitori si sono separati. All’inizio non sarà
facile per Nina abituarsi a vivere nella sua piccola roulette, insieme a lui,
al suo cane e alla presenza costante di Tommaso, il suo onnipresente
apprendista. Lei che voleva rimanere da sola si ritrova a dover passare sempre
più tempo assieme a questo strano e scontroso ragazzo, che considera solo un
intruso. Col tempo però scoprirà che dietro questa sua facciata si nasconde un
ragazzo sensibile e fragile che ha sofferto molto in passato, sarà infatti l’unico
che per la prima volta dall’incidente è riuscito a leggerle dentro e a farla
sentire nuovamente la Nina di un tempo. Ma oltre che su Tommaso, Nina potrà
contare anche sul sostegno di altri due amici. Filo, il suo più vecchio amico,
un ragazzo un po’ imbranato ed ipocondriaco che nonostante tutto non l’hai mai
abbandonata; e Alisha, la figlia del proprietario dell’unico negozio di
Volpedo, una ragazza di origini indiane, dal bel caratterino e senza peli sulla
lingua che riuscirà a scuoterla dal suo guscio. Durante il suo travagliato
percorso verso la guarigione, Nina arriverà a creare sotto uno pseudonimo una
pagina instagram, attraverso la quale riuscirà a trovare il coraggio di mostrarsi
così per com’è, bende annesse, e di aprirsi liberamente, condividendo con i
suoi followers le sue paure e le sue insicurezze. Grazie al grande ed
inaspettato seguito ottenuto dal profilo, Nina capirà di non essere più sola, e
che ci sono tante altre persone che si sentono perse un po’ come lei, e che la
sostengono e la capiscono senza compatirla o giudicarla. Durante la sua estate
a Volpedo, Nina non soltanto riuscirà a ricostruire il suo legame con il padre,
ma imparerà finalmente ad accettarsi e a guardarsi attraverso gli occhi di
coloro che le stanno vicino e che riescono a vedere la vera lei e il sua vera e
pura bellezza, al di là delle sue
cicatrici.
Ho apprezzato il modo in
cui l’autrice nel corso della narrazione ha affrontato il tema dei social. In
un’epoca in cui ormai le tecnologie occupano un posto molto importante nelle
nostre vite, è giusto mostrare le due facce di questa medaglia. Non bisogna
infatti sempre fare di tutta l’erba un fascio. Se da un lato i social
potrebbero far passare dei messaggi sbagliati, finendo poi con l’influenzare
negativamente soprattutto le generazioni più fragili. Dall’altro, come nel
caso della protagonista, se usati nel modo giusto potrebbe trasformarsi in un
strumento di condivisione e di aiuto, una possibilità per coloro che stanno magari affrontando un
periodo delicato della loro vita, di trovare una propria community con cui
potersi confrontare e perché no addirittura sostenere.
“L’estate che ho dentro” è un romanzo che mi sento di consigliare a tutti, in particolare a
coloro che stanno attraversando la complessa fase di passaggio dall’adolescenza
all’età adulta. Io l’ho già passata da un po’ di tempo, ma penso che, se avessi avuto la possibilità di leggerlo all’epoca,
sarebbe stato di grande stimolo e mi avrebbe sicuramente aiutata ad affrontare con più forza determinate situazioni.
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