martedì 1 giugno 2021

Recensione "L'estate che ho dentro" di Viviana Maccarini

 Ciao a tutti amici Readers, oggi vi propongo la recensione di "L'estate che ho dentro" scritto da Viviana Maccarini ed edito da Rizzoli. Ringrazio la casa editrice per avermi gentilmente inviato una copia in omaggio. Buona Lettura 📖






TITOLO : L'estate che ho dentro

AUTORE : Viviana Maccarini

CASA EDITRICE : Rizzoli

GENERE : Narrativa per ragazzi

PAGINE : 343

DATA DI USCITA : 18 Maggio 2021

◇ TRAMA ◇

Sparire. E questo l'unico programma di Nina per l'estate. E non perché la sua vita non le piaccia. A dir la verità, la sua vita di prima non era affatto male: scuola, social, amiche e nuoto. Ma di tutto questo, dall'incidente in motorino, è rimasto ben poco. Solo profonde cicatrici, nascoste dalle bende che avvolgono un viso in cui Nina non si riconosce più. Così, mentre i suoi amici fantasticano su dove trascorrere le vacanze, Nina una meta ce l'ha già: Volpedo, lo sperduto paesino in collina dove abita il padre, Gabriel, "uno spirito libero", come lo definiscono tutti. E il posto perfetto per nascondersi dal resto dell'umanità. Anche se lì Nina non è affatto sola: c'è Tommaso, con i suoi misteri; c'è Alisha, la ragazza del mini-market, e poi c'è Filo, l'amico di una vita, che sa sempre dove trovarla. Quando nella sua mente cominciano a risuonare le parole dello psicologo dell'ospedale, che le ha consigliato di iniziare un diario, Nina ne crea uno virtuale, fatto di video, foto e riflessioni che posta sui social con lo pseudonimo di Mia. E quando i follower cominciano ad aumentare, insieme ai like e ai cuori sotto i post, per Nina è il momento di smettere di nascondersi, sfilare le bende e ricominciare. In un'estate che si porterà dentro per sempre.


 

Nina è un’adolescente comune. Ama trascorrere il  tempo libero con le sue due migliori amiche, fa parte della squadra di nuoto, ed ha una cotta per il ragazzo più popolare della scuola. Insomma la sua vita non potrebbe andare meglio di così. Una sera però Nina ha un brutto incidente stradale, dal quale ne uscirà con delle cicatrici nel viso ma soprattutto nello spirito. Uscita dall’ospedale, Nina non riesce ad accettare il suo volto ricoperto di bende, inoltre per paura di essere vista in quella condizione dalla gente, si isola sempre più. Il suo malessere la porterà a decidere di lasciare Milano, e di trascorrere l’intera estate nel posto più sperduto che conosca, Volpedo, il paese in cui vive suo padre. Una volta arrivata lì non sarà facile per lei ambientarsi. Si ritrova infatti a vivere in una piccola roulotte assieme al padre artista, con il quale non ha più rapporti da tempo, e con la presenza costante di un intruso, Tommaso, il suo giovane e scontroso apprendista. L’intenzione iniziale di Nina di isolarsi dal resto del mondo avrà però vita breve. A Volpedo finirà col farsi dei nuovi ed inaspettati amici, inoltre per cercare di superare i suoi traumi deciderà di aprire un nuovo profilo social, grazie al quale avrà il coraggio di mostrarsi e di raccontarsi liberamente senza più temere il giudizio altrui.

Nel corso di quest’estate Nina, grazie anche al supporto di coloro che le vogliono bene, riscoprirà se stessa ma soprattutto ritroverà la voglia e la gioia di ricominciare a vivere. 

Questo romanzo è stato davvero una piacevole rivelazione. L’autrice, grazie ad uno stile fresco, genuino e privo di qualsiasi sovrastruttura, è riuscita a farmi appassionare a questa storia tanto da spingermi a terminarla nel giro di pochissimo tempo.

La protagonista Nina, è uno di quei personaggi con il quale mi sono sentita  subito in sintonia. Nina è una ragazza di 14 anni, simpatica, sveglia ma anche insicura, soprattutto per quanto riguarda il suo aspetto fisico. Nina ha sempre vissuto un po’ come un complesso il fatto di non aver ereditato dalla madre la sua straordinaria bellezza, e questo continua senso di inadeguatezza si farà ancora più marcato dopo il suo incidente. A causa delle sue cicatrici, Nina potrebbe non riuscire a tornare quella di prima, e la vista di sua madre non fa altro che ricordaglielo continuamente. Dopo l’incidente Nina si è chiusa sempre più in se stessa,  ed ha escluso tutto e tutti dalla sua vita per paura di un’eventuale giudizio ma soprattutto di essere guardata come un fenomeno da baraccone. La verità è che la prima ad essere dura con se stessa è proprio lei. Nina decide quindi di trasferirsi per l’estate a Volpedo, a casa di suo padre Gabriel, un famoso fotografo che però non frequenta da quando i suoi genitori si sono separati. All’inizio non sarà facile per Nina abituarsi a vivere nella sua piccola roulette, insieme a lui, al suo cane e alla presenza costante di Tommaso, il suo onnipresente apprendista. Lei che voleva rimanere da sola si ritrova a dover passare sempre più tempo assieme a questo strano e scontroso ragazzo, che considera solo un intruso. Col tempo però scoprirà che dietro questa sua facciata si nasconde un ragazzo sensibile e fragile che ha sofferto molto in passato, sarà infatti l’unico che per la prima volta dall’incidente è riuscito a leggerle dentro e a farla sentire nuovamente la Nina di un tempo. Ma oltre che su Tommaso, Nina potrà contare anche sul sostegno di altri due amici. Filo, il suo più vecchio amico, un ragazzo un po’ imbranato ed ipocondriaco che nonostante tutto non l’hai mai abbandonata; e Alisha, la figlia del proprietario dell’unico negozio di Volpedo, una ragazza di origini indiane, dal bel caratterino e senza peli sulla lingua che riuscirà a scuoterla dal suo guscio. Durante il suo travagliato percorso verso la guarigione, Nina arriverà a creare sotto uno pseudonimo una pagina instagram, attraverso la quale riuscirà a trovare il coraggio di mostrarsi così per com’è, bende annesse, e di aprirsi liberamente, condividendo con i suoi followers le sue paure e le sue insicurezze. Grazie al grande ed inaspettato seguito ottenuto dal profilo, Nina capirà di non essere più sola, e che ci sono tante altre persone che si sentono perse un po’ come lei, e che la sostengono e la capiscono senza compatirla o giudicarla. Durante la sua estate a Volpedo, Nina non soltanto riuscirà a ricostruire il suo legame con il padre, ma imparerà finalmente ad accettarsi e a guardarsi attraverso gli occhi di coloro che le stanno vicino e che riescono a vedere la vera lei e il sua vera e pura  bellezza, al di là delle sue cicatrici.

Ho apprezzato il modo in cui l’autrice nel corso della narrazione ha affrontato il tema dei social. In un’epoca in cui ormai le tecnologie occupano un posto molto importante nelle nostre vite, è giusto mostrare le due facce di questa medaglia. Non bisogna infatti sempre fare di tutta l’erba un fascio. Se da un lato i social potrebbero far passare dei messaggi sbagliati, finendo poi con l’influenzare negativamente soprattutto le generazioni più fragili. Dall’altro, come nel caso della protagonista, se usati nel modo giusto potrebbe trasformarsi in un strumento di condivisione e di aiuto, una possibilità per  coloro che stanno magari affrontando un periodo delicato della loro vita, di trovare una propria community con cui potersi confrontare e perché no addirittura sostenere.

“L’estate che ho dentro” è un romanzo che mi sento di consigliare a tutti, in particolare a coloro che stanno attraversando la complessa fase di passaggio dall’adolescenza all’età adulta. Io l’ho già passata da un po’ di tempo, ma penso che, se  avessi avuto la possibilità di leggerlo all’epoca, sarebbe stato di grande stimolo e mi avrebbe sicuramente aiutata ad affrontare con più forza determinate situazioni.




A presto con la mia prossima recensione 📚









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