venerdì 30 aprile 2021

Recensione " Ritorno all'isola delle donne" di Molly Aitken

Buongiorno amici Readers, oggi vi propongo la recensione di "Ritorno all'isola delle donne" scritto da Molly Aitken ed edito da Garzanti. Si tratta di un romanzo d'esordio la cui storia non potrà che conquistarvi. Ringrazio la casa editrice per avermi inviato una copia digitale del libro. Buona Lettura 📖









TITOLO : Ritorno all'isola delle donne
AUTORE : Molly Aitken
CASA EDITRICE : Garzanti
GENERE : Narrativa straniera
PAGINE : 256
DATA DI USCITA : 15 Aprile 2021

◇ TRAMA 

C'è un solo modo per essere libere: infrangere ogni regola. Al largo delle coste irlandesi c'è un'isola lontana. Un'isola dove il vento soffia senza sosta. Un'isola dove la legge è dettata dagli uomini e alle donne è concesso solo di essere madri o figlie. Qui, in una notte di tempesta, Oona viene alla luce. Il suo pianto sovrasta il ruggito delle onde e già presagisce sventura. Figlia della rabbia e del dolore, Oona è una ribelle, non le importa a della disciplina che la madre le impone, tentando di tarparle le ali. L'unica persona in grado di capirla è Aislinn. Lei è diversa dalle altre donne dell'isola: ha scelto la libertà e per questo è temuta e disprezzata. Grazie a lei, Oona impara a essere sé stessa. A non avere paura di inseguire i propri desideri, anche se sembrano sbagliati. Ma quando si osa troppo e non si rispettano le regole, il rischio è di pagare un prezzo alto. Ben presto, un evento tanto inaspettato quanto violento si abbatte su Oona, che è costretta ad abbandonare l'isola e a prendere il largo, anche se non nel modo in cui aveva immaginato. Da allora sono trascorsi trent'anni. Un tempo lunghissimo in cui Oona ha cercato di non guardarsi indietro e di dimenticare quello che è stato. Ma adesso deve tornare sull'isola dove tutto è iniziato. Perché è lì che sua figlia è fuggita. Ed è solo e soltanto lì che potrà dare voce a ciò che non ha mai confessato prima: una verità capace di regalarle la libertà che cerca da tutta la vita.




Sono passati ormai quasi trent’anni da quando Oona ha deciso di scappare via da Insi, la piccola isola a largo delle coste irlandesi dove è nata e cresciuta, e di lasciarsi alle spalle il suo passato così da iniziare una nuova vita in Canada. Dal quel momento ha giurato a se stessa che non avrebbe mai più fatto ritorno in quel luogo che le aveva portato soltanto dolore e sofferenza. Quando però, a seguito di un brutto litigio, sua figlia Joyce decide di partire e di rifugiarsi proprio a Inis, Oona per timore di perderla per sempre sceglierà di seguirla fin lì.

Inevitabilmente il suo ritorno sull’isola, riaprirà le sue vecchie ferite, e farà riaffiorare quei segreti e quei fantasmi del suo passato da cui per troppo tempo ha tentato di fuggire. Dopo tutti questi anni, è arrivato finalmente per Oona il momento di affrontare i suoi demoni, perché solo così facendo avrà una possibilità di ricostruire la sua vita, e di riunire la sua famiglia.

Questo per me è stata indubbiamente una delle letture più particolari e complesse in cui mi sia cimentata negli ultimi tempi. Nel corso dei capitoli iniziali, il fatto di non essere riuscita ad inquadrare subito quale piega avrebbe preso la storia narrata, mi ha un po’ confusa e destabilizzata. La curiosità di venire a capo di questo mistero, mi ha spinta a proseguire e a non farmi frenare dal primo ostacolo. Devo proprio ammettere che la mia perseveranza alla fine è stata premiata. Questo è infatti uno di quei romanzi, il cui potenziale viene mostrato gradualmente. Più si procede con la lettura, più ci si ritroverà completamente assorbiti da questa storia. Paradossalmente, al di là del mio disorientamento iniziale, ho trovato la lettura veramente scorrevole e mai piatta, grazie anche all’utilizzo di uno stile diretto, conciso ed ammaliante da parte dell’autrice.

Gran parte della narrazione è ambientata su una piccola e remota isola a largo delle coste irlandese, che l’autrice è riuscita a rappresentare in ogni sua piccola sfaccettatura. Grazie alla presenza di ricche e dettagliate descrizioni, il lettore non soltanto avrà la possibilità di scoprire le meraviglie paesaggistiche di tali luoghi, ma avrà anche modo di comprendere lo stile di vita dei suoi abitanti. Insi è infatti popolata da una piccola comunità di pescatori, una comunità chiusa e arretrata che vede i turisti, e in generale coloro che non sono originari del posto come degli intrusi. Ognuno in questa comunità ha un proprio ruolo : gli uomini si occupano dell’approvvigionamento del cibo, mentre l’incarico che spetta alla donna è quello di occuparsi dei propri figli e della casa. Nonostante siano il vero cuore pulsante dell'isola, nascere donna lì significa essere considerate l’ultimo ruota del carro.

Nel corso della narrazione passato e presente si intrecciano, in questo modo non soltanto l’interesse del lettore rimarrà sempre alto ma si avrà inoltre la possibilità di conoscere più approfonditamente un personaggio complesso come quello di Oona, seguendola nelle tappe più importanti della sua vita.

Oona è una donna molto forte e tenace, che ha dovuto affrontare molte sfide nella sua vita. Da quando è nata, Oona non ha mai ricevuto un gesto d’affetto dalla propria madre, che ha sempre considerato la nascita di una figlia femmina come una maledizione. Oona è una bambina molto sveglia e intelligente, e questo suo carattere schietto e ribelle non farà altro che accrescere l’astio e il rancore che sua madre prova nei suoi riguardi. Oona però  è molto determinata, non si fa abbattere con facilità, e attende con ansia il momento in cui sarà abbastanza grande per lasciare per sempre quest’isola. A rischiarare però questa vita altrimenti piatta e grigia, ci sono Enda, suo fratello maggiore, Aislinn, una donna del posto esclusa dalla comunità perché considerata una strega, e suo figlio Felim. All’età di sedici anni un evento traumatico spingerà Oona a scappare via, e ad abbandonare l’isola e la sua famiglia senza mai voltarsi indietro, grazie alla complicità di Pat, un turista sopravvissuto ad un naufragio. Mettendo più distanza possibile tra lei e i suoi fantasmi, Oona spera di cancellare il suo passato e di iniziare una nuova vita. Ma nonostante si sia trasferita in un’ altro continente, si sia sposata ed abbia avuto una figlia, purtroppo i suoi demoni continueranno a perseguitarla. Per quanto tenti con tutta se stessa, la sua infanzia, i suoi segreti e il suo rapporto conflittuale con la madre, finiranno comunque per influire negativamente nel suo legame con la figlia Joyce, provocando una profonda spaccatura tra le due.

Solamente quando Joyce, dopo l’ennesimo litigio con sua madre, scapperà ad Inis in cerca di quelle risposte che non ha mai ricevuto, qualcosa scatterà in Oona facendola uscire da quello stato di torpore in cui si era rifugiata pur di sfuggire al dolore dei ricordi. Per proteggere sua figlia, Oona deciderà di seguirla e di fare ritorno nella sua terra, dopo quasi trent’anni. Proprio lì capirà che se vuole avere l’occasione di ricucire il suo rapporto non soltanto con la figlia ma anche col marito, dovrà trovare il coraggio di aprirsi con loro ed  affrontare tutte le sue paure. Solo allora potrà ricominciare a vivere.

 “ Ritorno all’isola delle donne” è uno struggente e toccante romanzo d’esordio, che merita davvero di essere letto.





A presto con la mia prossima recensione 📚














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