Ciao a tutti amici Readers, oggi vi propongo la recensione di "Io non ti lascio solo" scritto da Gianluca Antoni ed edito da Salani. Ringrazio la casa editrice per avermi dato la possibilità di leggere in anteprima questo romanzo. Buona Lettura 📖
TITOLO : Io non ti lascio solo
AUTORE : Gianluca Antoni
CASA EDITRICE : Salani
COLLANA : Le Stanze
GENERE: Narrativa Italiana
PAGINE : 288
DATA DI USCITA : 28 Gennaio 2021
◇ TRAMA ◇
L’amicizia
è affrontare insieme la paura. Lo sanno bene Filo e Rullo, due ragazzini
diversissimi eppure inseparabili, che decidono di scappare da casa e di
avventurarsi tra i boschi, alla ricerca del cane di Filo, perso durante un
temporale. Per ritrovarlo si spingono fino alla cascina di Guelfo Tabacci, uno
schivo montanaro di cui si mormora che anni prima abbia ucciso suo figlio.
Così, l’ingenuità della loro fuga lascia il posto ai terribili segreti del
mondo degli adulti. Molto tempo dopo, nella cantina di quello stesso casolare
vengono ritrovati due diari. Sono stati proprio i due amici a scriverli,
consegnando a quelle pagine ingiallite la soluzione del mistero e il racconto,
insieme crudo e poetico, di un’estate destinata a cambiare per sempre le loro
vite. In un paesaggio dominato dal contrasto tra la luce dell’eterna innocenza
e il buio del dolore, Gianluca Antoni mescola le atmosfere del giallo a quelle
del romanzo di formazione. Con colpi di scena e toni delicati, racconta i
rapporti tra genitori e figli, le strategie imprevedibili con cui affrontiamo
la perdita, ma anche la tenacia di legami fatti per sopravvivere al tempo.
Una mattina come tante in
caserma dal Maresciallo De Benedittis si presenta un muratore che durante la
ristrutturazione della vecchi casa di Guelfo Tabacci, un vecchia conoscenza del
Maresciallo accusato molti anni prima di aver commesso un atroce delitto, ha
scovato due reperti di inestimabile valore. Si tratta dei diari di Filo e
Rullo, due ragazzi della cui misteriosa scomparsa avvenuta circa vent’anni
prima si era occupato proprio De Benedittis. Grazie a questo ritrovamento,
forse il Maresciallo potrà ricostruire cosa è relamente accaduto a Filo e
Rullo, e capire se per qualche motivo Guelfo ha avuto un ruolo in questa strana
sparizione. Dopo tutti questi anni finalmente il Maresciallo De Beneddittis potrà mettere la parola fine a quel misterioso
caso che per troppo tempo l’ha tormentato.
Questa lettura è stata una
vera e propria rivelazione. Quando ho iniziato questo libro, spinta dalla trama
molto originale, non mi sarei mai potuta immaginare quale piega inaspettata
avrebbe preso questa storia. L’autore, con il suo stile semplice ma d’impatto,
è riuscito da subito a catturare la mia attenzione, e a fare crescere la mia
curiosità e il mio interesse in maniera così progressiva, da portarmi a
divorare questa storia nel giro di poche ore.
In sole 288 pagine, questo
libro ha avuto la grande capacità di farmi emozionare, riuscendo addirittura in
alcuni momenti a farmi sorridere.
Apparentemente questo
potrebbe sembrare un classico “giallo”, ma più si prosegue con la lettura più
inevitabilmente ci si rende conto che c’è molto di più. In questo libro, viene
descritto il difficile percorso di crescita e formazione dei due protagonisti.
Le vicissitudini che si troveranno ad affrontare, rappresenteranno per loro un
vero e proprio punto di svolta, quel confine che prima o dopo tutti siamo
costretti ad attraversare, ovvero il passaggio complesso dall’infanzia all’età
adulta, con tutte le problematiche che esso comporta. Viene inoltre affrontato
il tema del lutto e di come ogni persona decide vivere il proprio dolore. C’è
chi si isola dal resto del mondo, oppure c’è chi entra in una spirale di
autodistruzione, oppure addirittura chi si rifugia in una realtà immaginaria,
una sorta di porto sicuro, creata appositamente pur di non doverlo affrontare.
Nel corso della narrazione
si alternano i punti di vista dei 3 personaggi principali, il Maresciallo De
Benedittis, Filo e Rullo, che attraverso i loro racconti ci faranno entrare nel
vivo del storia, fornendoci a poco a poco i vari pezzi di questo intricato
puzzle.
I protagonisti principali
di questa storia sono Filo e Rullo. Filo è un ragazzo molto sicuro di sé, impavido
e forte. Dopo la morte della madre, Filo ha perso il suo punto di riferimento,
e questo l’ha portato un po’ a chiudersi in se stesso. Gli unici suoi migliori
amici sono proprio Rullo, e il suo fedele cane Birillo. Sarà proprio la
scomparsa di quest’ultimo a spingere i due amici a scappare nei boschi, così da
tentare il tutto e per tutto per ritrovarlo. Nel corso di questa avventura i
due amici si ritroveranno più di una volta nei guai, ma nonostante il pericolo
e la paura, insieme troveranno il coraggio di affrontare qualsiasi sfida. Le
mille vicissitudine che saranno costretti ad affrontare, faranno sicuramente crescere
e maturare Filo. Filo scoprirà di essere più forte di quanto pensava, inoltre la
paura di poterlo in qualche modo perdere spingerà suo padre ad aprirsi
finalmente con lui, così da tentare di ricucire la loro famiglia, e di
annullare la distanza che per troppo tempo li aveva divisi.
Rullo, invece è il ragazzo
più imbranato e pauroso tra i due. Se Filo nel gruppo è la testa lui è
sicuramente il cuore. Per quanto non sia sempre d’accordo con Filo, Rullo si
fida talmente tanto di lui da seguirlo ciecamente in ogni sua decisione.
Il legame così forte e
indissolubile che esiste tra Filo e Rullo, è qualcosa che va al di là della
semplice amicizia. Entrambi sanno di poter sempre contare l’uno sull’altro, e
che per nessuna ragione al mondo, neanche davanti al pericolo, nessuno dei due
verrà mai abbandonato e lasciato indietro.
Ma nella loro avventura
alla ricerca di Birillo non saranno soli. A correre in loro aiuto ci saranno Amélie
e Scacco, due personaggi che con la loro vivacità e la loro spontaneità hanno aggiunto
quel tocco in più all’intera storia. Amélie è una ragazzina tutto pepe, che
saprà tenere testa a Filo, mentre Scacco è un ragazzo un po’ stravagante,
considerato da tutto il paese come un “pazzo”, ma che in realtà è dotato di una
grande intelligenza ma soprattutto sensibilità.
Veniamo adesso al
personaggio più controverso della storia, ovvero Guelfo Tabacci. Guelfo è un
uomo violento e solitario, con una brutta nomina. Quando infatti molti anni
prima il suo unico figlio scompare misteriosamente, sia il Maresciallo De Benedittis
che l’intero paese, sono convinti senza ombra di dubbio che lui sia
responsabile di questa atrocità. Le strade di Filo e Rullo si incroceranno con
quelle di Guelfo, quando i due ragazzi si introducono in casa sua convinti che
possa avere rubato Birillo. Nonostante nel corso della narrazione Guelfo venga
rappresentato come il “cattivo” della storia, qualcosa in lui mi ha sempre
fatto pensare che il suo comportamento scorretto e la sua rabbia fossero in
realtà una maschera dietro la quale lui ha nascosto una sua profonda sofferenza.
Non posso svelarvi troppo,
ma quello che posso dirvi è che le storie di Guelfo, Filo e Rullo finiranno con
l’intersecarsi, evolvendosi in una maniera davvero inaspettata che vi lascerà
completamente di stucco.
“Io non ti lascio solo” è
un romanzo che mi sento davvero di consigliare a tutti. Un romanzo che riuscirà
a sorprendervi e a conquistarvi pagina dopo pagina, facendovi vivere una
miriade di emozioni.
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