martedì 11 maggio 2021

Recensione " Una vita migliore" di Susan Allott

 Ciao a tutti amici Readers, oggi vi propongo la recensione di un nuovo ed accattivante thriller. Si tratta di "Una vita migliore" scritto da Susan Allott ed edito da Harper Collins Italia. Ringrazio la casa editrice per avermi gentilmente inviato una copia digitale in omaggio. Buona Lettura 📖






TITOLO : Una vita migliore

AUTORE : Susan Allott

CASA EDITRICE : Harper Collins Italia

GENERE : Thriller

PAGINE : 352

DATA DI USCITA : 6 Maggio 2021

◇ TRAMA 

Londra, 1997. Nel cuore della notte Isla Green viene svegliata da una telefonata. E suo padre, dall'Australia. E stato appena accusato dell'omicidio di una donna, la loro ex vicina di casa, scomparsa da molti anni. Ed è stato proprio lui a vederla viva per l'ultima volta. Sydney, 1967. In un tranquillo sobborgo di Sydney, fatto di villette a schiera, giardini curati e bianche staccionate, due coppie vivono vicine. Louisa e Joe, che sono recentemente arrivati dall'Inghilterra con la loro bambina di quattro anni, Isla. E Mandy e Joe, che di mestiere fa il poliziotto. Sembrano felici, giovani e spensierati, ma in realtà non tutto è come appare. Louisa è disperatamente nostalgica e vorrebbe tornare a Londra. Mandy ha il terrore di rimanere incinta e di diventare madre. Steve, che invece vorrebbe moltissimo un figlio, è distrutto dal nuovo compito affidatogli dalla polizia: strappare bambini aborigeni dalle loro famiglie, per inserirli in un programma statale di reinserimento sociale. Ogni giorno, ognuno di loro racconta una piccola bugia, destinata a costruire un fragile castello, pronto a crollare al minimo soffio di vento... Sono passati trent'anni da allora, ma sotto le ceneri di quel castello covano ancora le fiamme di molti altri segreti che solo Isla può scoprire. Segreti sul male di cui possono essere vittime gli innocenti ma anche le persone più amate. Squarciare quel velo di silenzio è l'unica strada per salvare il padre, ma la verità potrebbe essere più dolorosa del previsto.





Isla Green sta attraversando una fase particolare della sua vita, si trova infatti nel bel mezzo di una difficile separazione dal suo compagno, ed in più in continua lotta contro il suo alcolismo. Una notte riceverà un’ inaspettata telefonata da parte del padre, il quale la informa di essere tra i principali sospettati della misteriosa scomparsa della loro vicina di casa Mandy, avvenuta più di trent’anni prima. Questa notizia, giunta come un fulmine a ciel sereno, spingerà Isla a tornate dopo tanto tempo a Sidney, la sua città natale, così da poter sostenere da vicino il padre, in questo terribile malinteso. Il suo ritorno a casa, porterà a galla tutti gli scheletri nell’armadio della sua famiglia, e soprattutto quei segreti e quelle verità che per troppo tempo Isla ha cercato di negare a se stessa.

Il mio primo approccio con questa lettura non è stato proprio dei più entusiasmanti. Questo romanzo purtroppo non è riuscito a catturare subito la mia attenzione. Ho trovato infatti la prima metà del libro un po’ lenta e piatta ed inoltre, a mio avviso, vi erano dei capitoli superflui ai fini della narrazione.  I Thriller sono una mia grande passione, e in linea di massima sono solita prediligere quelli con una trama e un ritmo più frenetico ed incalzante. Questa volta mi sono trovata di fronte ad uno stile sicuramente innovativo e diverso rispetto a quello a cui sono abituata,  di conseguenza ho avuto alcune difficoltà ad entrare in sintonia con la storia narrata. Ma andando avanti con la lettura, piano piano sono riuscita ad abituarmi ed infine ad apprezzare lo stile così particolare usato dall’autrice. Dopo essere riuscita a superare questo ostacolo iniziale, da metà libro in poi è stato come avere davanti un altro libro. In men che non si dica mi sono ritrovata ad appassionarmi e ad immergermi totalmente in questa storia che ha poi preso una piega  davvero inaspettata.

Ho apprezzato molto che l’autrice abbia deciso di inserire all’interno della trama di questo Thriller, alcuni temi molto attuali ma complessi, come la violenza domestica e la dipendenza dall’alcool, rappresentandoli in maniera così diretta e realistica da riuscire a colpire in pieno il lettore. Essendo il romanzo ambientato in Australia, l’autrice ha scelto di porre l’accento su una delle peggiori piaghe che ha colpito questo paese, ovvero quella delle “Generazioni Rubate”. Nel corso della prima metà del Novecento, la polizia locale ha ingiustamente strappato migliaia di bambini aborigeni dalle loro famiglie, affidandoli poi in strutture gestite da Bianchi, nelle quali poi tali bambini non soltanto venivano rieducati ma gran parte delle volte anche sottoposti ad abusi di varie tipologie. Ringrazio l’autrice che attraverso le pagine di questo libro mi ha dato la possibilità di scoprire questi fatti storici terribili, che mi hanno davvero toccato profondamente, e che secondo me non sono trattati con la giusta attenzione che meritano.

Nel corso della narrazione si alternano due archi temporali diversi. Alcuni capitoli sono ambientati nel 1966, e nel corso dei quali il lettore avrà modo di conoscere le due famiglie protagoniste, i legami che intercorrono tra esse, e quali furono le vicissitudini che portarono alla misteriosa scomparsa di Mandy, una delle protagoniste. Gli altri capitoli sono invece ambientati nel 1997, a circa trent’anni di distanza da tali avvenimenti,  è qui che il personaggio di Isla cercherà di andare a fondo della verità pur di scoprire che cosa sia successo a Mandy, e scagionare così il padre da quelle infamanti accuse.

Al centro dell’intera storia ci sono due famiglie, che abitano l’una a fianco all’altra in uno tranquillo quartiere residenziale di Sidney. Viste da fuori sembrerebbero perfette, ma la realtà all’interno delle loro mura domestiche è ben diversa.

La prima famiglia è composta da Joe, Louisa che è in attesa del loro secondogenito e la piccola Isla. Originari dell’Inghilterra, in cerca di un futuro migliore, Joe e Louisa subito dopo il loro matrimonio hanno deciso di iniziare una nuova vita a Sidney. Mentre Joe si è ambientato subito, ed è riuscito a fare carriera lì, Louisa non ha mai accettato questo trasferimento forzato e non riesce proprio a considerare casa questa città. Col tempo tra i due inizieranno a nascere i primi malcontenti. Louisa infatti è insofferente e vorrebbe tanto tornare in Inghilterra, Joe dal canto suo non è disposto a rinunciare, dopo tutti i sacrifici fatti, alla vita che si è costruito lì, quindi ritiene sua moglie solamente un’ingrata. Per sfogare tutto questo risentimento e questa rabbia repressa, Joe inizia a bere sempre di più, e questa sua nuova dipendenza porterà inevitabilmente la coppia a violenti scontri. Poco dopo il loro trasferimento farà amicizia con Mandy, la sua nuova vicina di casa, con la quale trascorrerà gran parte delle sue giornate e nella quale cercherà un sostegno quando la situazione con Joe diventerà insostenibile.

Steve e Mandy sono i loro vicini di casa. Steve è un poliziotto mentre Mandy è una casalinga. Nonostante siano innamorati, anche la loro relazione col tempo inizia ad incrinarsi. Mandy infatti non vuole avere figli, non avverte questa esigenza e teme inoltre, dati i suoi trascorsi familiari, di non poter essere una buona madre. Steve invece comincia a risentire del suo lavoro, lui infatti si occupa di prelevare dalle loro famiglie originali bambini aborigeni così da dare loro un futuro migliore. Ma se all’inizio pensava di fare la cosa giusta per loro, col passare del tempo non può fare a meno di pensare che in realtà il suo lavoro fa più del male che del bene. Si sentirà così schiacciato da questo senso di colpa che prova, che finirà col riversare questo suo malessere anche all’interno della sua famiglia. Questa crisi sempre più evidente tra i due, renderà Mandy sempre più insofferente, e la spingerà a cercare un modo alternativo per evadere da questa monotonia che la sta soffocando.

I loro equilibri così precari inizieranno a vacillare quando Louisa prenderà la decisione di scappare insieme a sua figlia Isla in Inghilterra, lasciando solo un biglietto di scuse al marito. Nessuno dei quattro avrebbe mai potuto immaginare quali conseguenze inaspettate sarebbero scaturite da un evento di così poca importanza.

Una delle altre principali protagoniste di questa storia è Isla, un personaggio che avremo modo di conoscere nel corso della narrazione in ogni sua piccola sfaccettatura. Da piccola Isla era una bambina curiosa, sveglia e vivace. Trascorreva le sue giornate insieme a sua madre Louisa e alla sua amica Mandy. Quando un giorno, per pur caso, si ritrova ad assistere ad un violento litigio dei suoi genitori, qualcosa in lei si rompe. Questo clima familiare particolarmente pesante e tossico, ha finito con l’influenzare la vita di Isla, la quale pur di proteggere se stessa ma soprattutto l’immagine immacolata del padre, ha reagito minimizzando tali eventi e addossando tutte le colpe a sua madre. Nonostante abbia cercato di farsi una nuova vita a Londra, i suoi demoni interiori, che per tanto tempo ha cercato di controllare, hanno finito col logorarla a tal punto, da spingerla a vedere come la sola via di fuga da tutto questo dolore, l’alcool. Quando verranno riaperte le indagini circa la scomparsa di Mandy, e la polizia avrà come unico indiziato suo padre, Isla sarà costretta a fare ritorno a Sidney, nella casa in cui è cresciuta. Paradossalmente tale evento, spingerà finalmente Isla ad affrontare quella realtà che per troppo tempo ha negato a se stessa. Solo accettando la verità, per quanto dolorosa, Isla potrà trovare la forza di rialzarsi e di rimettere in sesto la sua vita prima che sia troppo tardi.

Il mistero che fa da sfondo all’intero romanzo, mi ha tenuto col fiato sospeso fino all’ultima pagina. Devo ammettere che all’inizio sospettavo che l’epilogo sarebbe stato abbastanza scontato e banale, ma poi mi sono dovuta ricredere. Negli ultimi capitoli infatti ci troveremo davanti ad un finale dai risvolti sconvolgenti ed inaspettati.

 “Una vita migliore” è sicuramente un thriller un po’ fuori dagli schemi, dalla trama  oscura, particolare e suggestiva, che non potrete proprio lasciarvi scappare.







A presto con la mia prossima recensione 📚









Nessun commento:

Posta un commento