mercoledì 19 maggio 2021

Recensione "La lunga notte di Parigi" di Ruth Druart

 Ciao a tutti amici Readers, oggi voglio parlarvi di un nuovo ed emozionante romanzo storico. Si tratta di "La lunga notte di Parigi" scritto da Ruth Druart ed edito da Garzanti, che ringrazio per avermi gentilmente fornito una copia. Buona Lettura 📖





TITOLO : La lunga notte di Parigi

AUTORE : Ruth Druart

CASA EDITRICE : Garzanti

GENERE : Narrativa storica

PAGINE : 480

DATA DI USCITA : 6 Maggio 2021

◇ TRAMA ◇

Nulla può spezzare l'amore di una madre. E una lunga notte a Parigi. La città dorme quando si ode un sussurro gridato. Un sussurro che dice: addio . Potrebbe sembrare la fine di una storia, invece è solo l'inizio. Jean-Luc stringe tra le braccia il piccolo Sam, che la madre, con il dolore nel cuore, gli affida ancora neonato per salvarlo da un infausto destino. Siamo nel 1944 e Jean-Luc, che lavora per le ferrovie francesi, sa che i treni in partenza da Parigi hanno come unica destinazione i campi di sterminio tedeschi. Ha anche provato a sabotare alcuni convogli, ma senza successo. Per questo accetta di prendere con sé Sam: non ha potuto salvare altri bambini, salverà lui. Ma Jean-Luc sa che restare in città è troppo pericoloso. Il nemico è ovunque. Deve scappare dove esiste ancora una possibilità di essere liberi, quindi decide di partire con la moglie e il piccolo per l'America. Insieme costruiranno una famiglia. Perché così si sentono anno dopo anno. Fino a quando, un giorno, qualcuno bussa alla loro porta. I genitori di Sam sono sopravvissuti, lo hanno cercato senza sosta per anni e ora vogliono riabbracciarlo. Una madre e l'uomo che ha salvato suo figlio si trovano uno di fronte all'altra. Ma il confine tra giusto e sbagliato, tra legami di sangue e legami di affetto è labile come l'ultima luce che indora la Senna sul far della sera. Un esordio venduto in 25 paesi che dalla stampa è stato definito un libro essenziale. Un romanzo che invita a non dimenticare gli orrori del nazismo, le scelte sofferte, le famiglie distrutte dalla guerra e dalla violenza degli uomini. Un romanzo che, all'ombra di una delle città più affascinanti al mondo, racconta un'atroce pagina della storia mondiale. Un romanzo che, dietro la magia di un affetto sincero, dà voce a una verità che cambia ogni cosa. Perché quando il mondo è capovolto, anche un gesto d'amore può avere conseguenze imprevedibili


 

California 1953, sono passati ormai quasi 10 anni da quando Jean-Luc, Charlotte e il loro bambino Sam sono scappati da Parigi, ancora sotto l’occupazione nazista, per trovare rifugio in America, ed iniziare una nuova vita lì. Con molta fatica e tante difficoltà finalmente Jean – Luc e Charlotte avevano ritrovato un certa serenità, riuscendo a lasciarsi alle spalle i fantasmi del loro passato. O almeno così pensavano. Una sera però si presenteranno davanti la loro porta di casa due investigatori con molte domande da fargli.

Il momento che Jean – Luc e Charlotte hanno sempre temuto purtroppo è arrivato. Il segreto che entrambi avevano tenuto nascosto per tutti questi anni, pur di proteggere la loro famiglia, è stato scoperto.  E’ giunto quindi per loro il tempo di rivelare a tutti la verità e di affrontare le conseguenze catastrofiche che tale rivelazione avrà sulle loro vite.

Se posso darvi un consiglio prima di intraprendere questa lettura vi conviene fare scorta di fazzoletti, perché ne avrete bisogno. Una volta iniziata infatti, senza neanche accorgervene, vi ritroverete completamente travolti da uno tsunami di emozioni che vi sconvolgeranno .

Essendo un argomento che mi sta particolarmente a cuore, mi è capitato molte volte di leggere romanzi avente come tema principale quello della Seconda Guerra Mondiale, quindi in linea di massima so già che cosa aspettarmi da questo genere di lettura. Per quanto fossi abituata, però non mi sarei mai potuta  immaginare che questo particolare romanzo sarebbe stato in grado di toccarmi così profondamente, arrivando addirittura a scatenare in me sentimenti del tutto nuovi e sorprendenti , che non avevo mai avuto l’occasione di sperimentare durante le mie precedenti letture. Grazie alla sua scrittura così cruda e struggente, l’autrice mi ha dato la possibilità di immergermi a pieno in questa esperienza letteraria, permettendomi di creare una particolare connessione con i vari personaggi. Ho percepito come se fossero mie la loro paura di essere scoperti dai nazisti, l’ansia continua di doversi nascondere, il dolore di doversi separare dai propri cari, ma anche la speranza di riuscire a sopravvivere nonostante tutto il male patito. Vi assicuro che per tutta la durata della lettura ho avuto costantemente la pelle d’oca.   

Nel corso della narrazione si alterneranno due diverse linee temporali. Nella prima, dove la storia principale avrà inizio, ci troviamo nel 1953 in California. In questa parte i protagonisti saranno costretti ad affrontare le terribili conseguenze che si abbatteranno su i vari componenti della famiglia derivanti dalla scoperta di un segreto legato al loro passato. Nella seconda invece, ci troviamo a Parigi nel 1944, è qui che attraverso diversi flashback conosceremo meglio la storia dei protagonisti, quale legame esiste tra di essi, ma soprattutto quali furono le vicissitudini che li portarono a commettere quel particolare gesto che li perseguiterà per tutta la vita. Ho apprezzato molto la scelta di dividere così la narrazione, perché in questo modo la storia viene rivelata poco a poco facendo rimanere così il lettore perennemente in tensione, dandogli inoltre la possibilità di metabolizzare i fatti narrati.

L’autrice ha scelto di creare per questo romanzo dei personaggi complessi e tormentati. Tutti loro, anche se in modo diverso, sono vittime di una guerra inutile che gli ha tolto molto. Una guerra che non soltanto li ha separati dai propri affetti ma che è riuscita a privarli di un loro diritto inalienabile ovvero quello di essere liberi.

Uno dei protagonisti è Jean-Luc, un giovane ragazzo forte ed idealista che prende in mano le redini della sua famiglia, quando suo padre durante la guerra, viene spedito in un campo di lavori forzati in Germania. Jean – Luc ha sempre lavorato presso le ferrovie dello Stato, e tutto ha inizio quando, viene trasferito a Bobigny per occuparsi della manutenzione dei binari della stazione di Drancy. Ben presto Jean-Luc scoprirà che questa non è una stazione qualunque, bensì la stazione da cui partono i treni verso Auschwitz. Questa amara scoperta lo spingerà a tentare qualsiasi cosa in suo potere pur di contrastare questi viaggi. Proprio a causa di un tentativo di manomissione fallito rimarrà ferito, e spedito presso uno degli ospedali tedeschi farà la conoscenza della giovane infermiera Charlotte. Charlotte condivide i suoi stessi ideali, non riesce a stare zitta e a girarsi come fanno tutti da un’altra parte di fronte alle continue violenze perpetrate ai danni di innocenti ebrei ad opera dei tedeschi. Quello che però Jean-Luc ancora non sa è che presto si presenterà per lui l’occasione di fare la differenza. Un giorno infatti, lui e i suoi colleghi vengono chiamati a riparare un binario, proprio  quando un nuovo treno carico di migliaia di ebrei è pronto per partire. Approfittando del caos Sarah, una giovane donna ebrea arrestata insieme al marito, in un ultimo estremo tentativo deciderà di affidargli il loro bambino Sam nato solo pochi giorni. Dopo essere scappato insieme al piccolo, Jean- Luc chiederà l’aiuto di Charlotte ed insieme prenderanno la decisione di fuggire dalla Francia, e di iniziare una nuova vita in America proprio come una vera famiglia. Dopo dieci anni dalla loro fuga, Jean-Luc scoprirà che i genitori naturali di Sam, miracolosamente sono riusciti a sopravvivere e a rintracciarli. Sarah e David nonostante i mesi trascorsi nel campo di concentramento e le violenze subite, per amore del loro bambino, hanno trovato la forza di lottare e di non arrendersi, riuscendo così a salvarsi. Quando la verità circa le origini di Sam verrà fuori, Jean-Luc e Charlotte saranno costretti a rinunciare a lui. Ho sofferto molto per entrambe le famiglie. Da un lato ci sono infatti Jean-Luc e Charlotte, i due genitori adottivi che hanno amato e protetto il bambino come se fosse davvero il loro, e che non riescono ad accettare che gli venga portato via . Dall’altro ci sono Sarah e David, i due genitori naturali che hanno passato letteralmente l’inferno e che pur di garantire la salvezza del loro amato bambino hanno preso la terribile decisione di separarsene. E’ poi c’è Sam, un bambino che vede in un attimo la sua vita completamente distrutta, la cui storia mi ha emotivamente distrutta. Senza dargli neanche il tempo per assimilare questa sconvolgente verità, verrà infatti inviato in un paese che non conosce, con una cultura ed una lingua del tutto diversa, a casa di due genitori che per lui sono dei perfetti estranei. Il malessere provato da Sam, sarà così profondo che piano piano finirà col trasformarlo nell’ombra di se stesso. Per quanto Sarah e David siano pazienti con lui e si sforzino di sostenerlo, comprenderanno che forse neanche il tempo potrà mai ricucire il legame ormai interrotto col figlio. Ciò spingerà entrambi a domandarsi su quale sia davvero il suo bene.

Non posso rivelare molto ma ritengo che l’autrice sia riuscita a donare un epilogo perfetto per questa drammatica storia.

“La lunga notte di Parigi” è un romanzo che parla di separazione, coraggio, sopravvivenza, sacrificio ma soprattutto d’amore. Una storia potente e straordinaria, che lascia sicuramente il segno.






A presto con la mia prossima recensione 📚








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