Ciao a tutti amici Readers, oggi voglio parlarvi di un nuovo ed emozionante romanzo storico. Si tratta di "La lunga notte di Parigi" scritto da Ruth Druart ed edito da Garzanti, che ringrazio per avermi gentilmente fornito una copia. Buona Lettura 📖
TITOLO : La lunga notte di Parigi
AUTORE : Ruth Druart
CASA EDITRICE : Garzanti
GENERE : Narrativa storica
PAGINE : 480
DATA DI USCITA : 6 Maggio 2021
◇ TRAMA ◇
Nulla può spezzare l'amore di una madre. E una lunga notte a Parigi. La
città dorme quando si ode un sussurro gridato. Un sussurro che dice: addio .
Potrebbe sembrare la fine di una storia, invece è solo l'inizio. Jean-Luc
stringe tra le braccia il piccolo Sam, che la madre, con il dolore nel cuore,
gli affida ancora neonato per salvarlo da un infausto destino. Siamo nel 1944 e
Jean-Luc, che lavora per le ferrovie francesi, sa che i treni in partenza da
Parigi hanno come unica destinazione i campi di sterminio tedeschi. Ha anche
provato a sabotare alcuni convogli, ma senza successo. Per questo accetta di
prendere con sé Sam: non ha potuto salvare altri bambini, salverà lui. Ma
Jean-Luc sa che restare in città è troppo pericoloso. Il nemico è ovunque. Deve
scappare dove esiste ancora una possibilità di essere liberi, quindi decide di
partire con la moglie e il piccolo per l'America. Insieme costruiranno una
famiglia. Perché così si sentono anno dopo anno. Fino a quando, un giorno,
qualcuno bussa alla loro porta. I genitori di Sam sono sopravvissuti, lo hanno
cercato senza sosta per anni e ora vogliono riabbracciarlo. Una madre e l'uomo
che ha salvato suo figlio si trovano uno di fronte all'altra. Ma il confine tra
giusto e sbagliato, tra legami di sangue e legami di affetto è labile come
l'ultima luce che indora la Senna sul far della sera. Un esordio venduto in 25
paesi che dalla stampa è stato definito un libro essenziale. Un romanzo che
invita a non dimenticare gli orrori del nazismo, le scelte sofferte, le famiglie
distrutte dalla guerra e dalla violenza degli uomini. Un romanzo che, all'ombra
di una delle città più affascinanti al mondo, racconta un'atroce pagina della
storia mondiale. Un romanzo che, dietro la magia di un affetto sincero, dà voce
a una verità che cambia ogni cosa. Perché quando il mondo è capovolto, anche un
gesto d'amore può avere conseguenze imprevedibili
California 1953, sono
passati ormai quasi 10 anni da quando Jean-Luc, Charlotte e il loro bambino Sam
sono scappati da Parigi, ancora sotto l’occupazione nazista, per trovare
rifugio in America, ed iniziare una nuova vita lì. Con molta fatica e tante
difficoltà finalmente Jean – Luc e Charlotte avevano ritrovato un certa
serenità, riuscendo a lasciarsi alle spalle i fantasmi del loro passato. O
almeno così pensavano. Una sera però si presenteranno davanti la loro porta di
casa due investigatori con molte domande da fargli.
Il momento che Jean – Luc
e Charlotte hanno sempre temuto purtroppo è arrivato. Il segreto che entrambi
avevano tenuto nascosto per tutti questi anni, pur di proteggere la loro
famiglia, è stato scoperto. E’ giunto
quindi per loro il tempo di rivelare a tutti la verità e di affrontare le
conseguenze catastrofiche che tale rivelazione avrà sulle loro vite.
Se posso darvi un
consiglio prima di intraprendere questa lettura vi conviene fare scorta di
fazzoletti, perché ne avrete bisogno. Una volta iniziata infatti, senza neanche
accorgervene, vi ritroverete completamente travolti da uno tsunami di emozioni
che vi sconvolgeranno .
Essendo un argomento che
mi sta particolarmente a cuore, mi è capitato molte volte di leggere romanzi
avente come tema principale quello della Seconda Guerra Mondiale, quindi in
linea di massima so già che cosa aspettarmi da questo genere di lettura. Per
quanto fossi abituata, però non mi sarei mai potuta immaginare che questo particolare romanzo sarebbe
stato in grado di toccarmi così profondamente, arrivando addirittura a scatenare
in me sentimenti del tutto nuovi e sorprendenti , che non avevo mai avuto l’occasione
di sperimentare durante le mie precedenti letture. Grazie alla sua scrittura
così cruda e struggente, l’autrice mi ha dato la possibilità di immergermi a
pieno in questa esperienza letteraria, permettendomi di creare una particolare
connessione con i vari personaggi. Ho percepito come se fossero mie la loro
paura di essere scoperti dai nazisti, l’ansia continua di doversi nascondere, il
dolore di doversi separare dai propri cari, ma anche la speranza di riuscire a
sopravvivere nonostante tutto il male patito. Vi assicuro che per tutta la
durata della lettura ho avuto costantemente la pelle d’oca.
Nel corso della narrazione
si alterneranno due diverse linee temporali. Nella prima, dove la storia
principale avrà inizio, ci troviamo nel 1953 in California. In questa parte i protagonisti
saranno costretti ad affrontare le terribili conseguenze che si abbatteranno su
i vari componenti della famiglia derivanti dalla scoperta di un segreto legato
al loro passato. Nella seconda invece, ci troviamo a Parigi nel 1944, è qui che
attraverso diversi flashback conosceremo meglio la storia dei protagonisti, quale
legame esiste tra di essi, ma soprattutto quali furono le vicissitudini che li
portarono a commettere quel particolare gesto che li perseguiterà per tutta la
vita. Ho apprezzato molto la scelta di dividere così la narrazione, perché in
questo modo la storia viene rivelata poco a poco facendo rimanere così il
lettore perennemente in tensione, dandogli inoltre la possibilità di
metabolizzare i fatti narrati.
L’autrice ha scelto di
creare per questo romanzo dei personaggi complessi e tormentati. Tutti loro, anche
se in modo diverso, sono vittime di una guerra inutile che gli ha tolto molto. Una
guerra che non soltanto li ha separati dai propri affetti ma che è riuscita a
privarli di un loro diritto inalienabile ovvero quello di essere liberi.
Uno dei protagonisti è
Jean-Luc, un giovane ragazzo forte ed idealista che prende in mano le redini
della sua famiglia, quando suo padre durante la guerra, viene spedito in un campo
di lavori forzati in Germania. Jean – Luc ha sempre lavorato presso le ferrovie
dello Stato, e tutto ha inizio quando, viene trasferito a Bobigny per occuparsi
della manutenzione dei binari della stazione di Drancy. Ben presto Jean-Luc
scoprirà che questa non è una stazione qualunque, bensì la stazione da cui
partono i treni verso Auschwitz. Questa amara scoperta lo spingerà a tentare
qualsiasi cosa in suo potere pur di contrastare questi viaggi. Proprio a causa
di un tentativo di manomissione fallito rimarrà ferito, e spedito presso uno
degli ospedali tedeschi farà la conoscenza della giovane infermiera Charlotte.
Charlotte condivide i suoi stessi ideali, non riesce a stare zitta e a girarsi
come fanno tutti da un’altra parte di fronte alle continue violenze perpetrate
ai danni di innocenti ebrei ad opera dei tedeschi. Quello che però Jean-Luc ancora
non sa è che presto si presenterà per lui l’occasione di fare la differenza. Un
giorno infatti, lui e i suoi colleghi vengono chiamati a riparare un binario,
proprio quando un nuovo treno carico di
migliaia di ebrei è pronto per partire. Approfittando del caos Sarah, una
giovane donna ebrea arrestata insieme al marito, in un ultimo estremo tentativo
deciderà di affidargli il loro bambino Sam nato solo pochi giorni. Dopo essere
scappato insieme al piccolo, Jean- Luc chiederà l’aiuto di Charlotte ed insieme
prenderanno la decisione di fuggire dalla Francia, e di iniziare una nuova vita
in America proprio come una vera famiglia. Dopo dieci anni dalla loro fuga,
Jean-Luc scoprirà che i genitori naturali di Sam, miracolosamente sono riusciti
a sopravvivere e a rintracciarli. Sarah e David nonostante i mesi trascorsi nel
campo di concentramento e le violenze subite, per amore del loro bambino, hanno
trovato la forza di lottare e di non arrendersi, riuscendo così a salvarsi. Quando
la verità circa le origini di Sam verrà fuori, Jean-Luc e Charlotte saranno
costretti a rinunciare a lui. Ho sofferto molto per entrambe le famiglie. Da un
lato ci sono infatti Jean-Luc e Charlotte, i due genitori adottivi che hanno
amato e protetto il bambino come se fosse davvero il loro, e che non riescono
ad accettare che gli venga portato via . Dall’altro ci sono Sarah e David, i
due genitori naturali che hanno passato letteralmente l’inferno e che pur di
garantire la salvezza del loro amato bambino hanno preso la terribile decisione
di separarsene. E’ poi c’è Sam, un bambino che vede in un attimo la sua vita
completamente distrutta, la cui storia mi ha emotivamente distrutta. Senza
dargli neanche il tempo per assimilare questa sconvolgente verità, verrà
infatti inviato in un paese che non conosce, con una cultura ed una lingua del
tutto diversa, a casa di due genitori che per lui sono dei perfetti estranei. Il
malessere provato da Sam, sarà così profondo che piano piano finirà col
trasformarlo nell’ombra di se stesso. Per quanto Sarah e David siano pazienti
con lui e si sforzino di sostenerlo, comprenderanno che forse neanche il tempo
potrà mai ricucire il legame ormai interrotto col figlio. Ciò spingerà entrambi
a domandarsi su quale sia davvero il suo bene.
Non posso rivelare molto
ma ritengo che l’autrice sia riuscita a donare un epilogo perfetto per questa
drammatica storia.
“La lunga notte di Parigi”
è un romanzo che parla di separazione, coraggio, sopravvivenza, sacrificio ma
soprattutto d’amore. Una storia potente e straordinaria, che lascia sicuramente
il segno.
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