Ciao a tutti amici Readers, oggi vi propongo la recensione di un nuovo ed accattivante thriller. Si tratta di "Una vita migliore" scritto da Susan Allott ed edito da Harper Collins Italia. Ringrazio la casa editrice per avermi gentilmente inviato una copia digitale in omaggio. Buona Lettura 📖
TITOLO : Una vita migliore
AUTORE : Susan Allott
CASA EDITRICE : Harper Collins Italia
GENERE : Thriller
PAGINE : 352
DATA DI USCITA : 6 Maggio 2021
◇ TRAMA ◇
Londra, 1997. Nel cuore della notte Isla Green viene svegliata da una
telefonata. E suo padre, dall'Australia. E stato appena accusato dell'omicidio
di una donna, la loro ex vicina di casa, scomparsa da molti anni. Ed è stato
proprio lui a vederla viva per l'ultima volta. Sydney, 1967. In un tranquillo
sobborgo di Sydney, fatto di villette a schiera, giardini curati e bianche
staccionate, due coppie vivono vicine. Louisa e Joe, che sono recentemente
arrivati dall'Inghilterra con la loro bambina di quattro anni, Isla. E Mandy e
Joe, che di mestiere fa il poliziotto. Sembrano felici, giovani e spensierati,
ma in realtà non tutto è come appare. Louisa è disperatamente nostalgica e
vorrebbe tornare a Londra. Mandy ha il terrore di rimanere incinta e di diventare
madre. Steve, che invece vorrebbe moltissimo un figlio, è distrutto dal nuovo
compito affidatogli dalla polizia: strappare bambini aborigeni dalle loro
famiglie, per inserirli in un programma statale di reinserimento sociale. Ogni
giorno, ognuno di loro racconta una piccola bugia, destinata a costruire un
fragile castello, pronto a crollare al minimo soffio di vento... Sono passati
trent'anni da allora, ma sotto le ceneri di quel castello covano ancora le
fiamme di molti altri segreti che solo Isla può scoprire. Segreti sul male di
cui possono essere vittime gli innocenti ma anche le persone più amate.
Squarciare quel velo di silenzio è l'unica strada per salvare il padre, ma la
verità potrebbe essere più dolorosa del previsto.
Isla Green sta
attraversando una fase particolare della sua vita, si trova infatti nel bel
mezzo di una difficile separazione dal suo compagno, ed in più in continua
lotta contro il suo alcolismo. Una notte riceverà un’ inaspettata telefonata da
parte del padre, il quale la informa di essere tra i principali sospettati
della misteriosa scomparsa della loro vicina di casa Mandy, avvenuta più di
trent’anni prima. Questa notizia, giunta come un fulmine a ciel sereno,
spingerà Isla a tornate dopo tanto tempo a Sidney, la sua città natale, così da
poter sostenere da vicino il padre, in questo terribile malinteso. Il suo
ritorno a casa, porterà a galla tutti gli scheletri nell’armadio della sua
famiglia, e soprattutto quei segreti e quelle verità che per troppo tempo Isla
ha cercato di negare a se stessa.
Il mio primo approccio con
questa lettura non è stato proprio dei più entusiasmanti. Questo romanzo
purtroppo non è riuscito a catturare subito la mia attenzione. Ho trovato
infatti la prima metà del libro un po’ lenta e piatta ed inoltre, a mio avviso,
vi erano dei capitoli superflui ai fini della narrazione. I Thriller sono una mia grande passione, e in
linea di massima sono solita prediligere quelli con una trama e un ritmo più
frenetico ed incalzante. Questa volta mi sono trovata di fronte ad uno stile
sicuramente innovativo e diverso rispetto a quello a cui sono abituata, di conseguenza ho avuto alcune difficoltà ad
entrare in sintonia con la storia narrata. Ma andando avanti con la lettura, piano
piano sono riuscita ad abituarmi ed infine ad apprezzare lo stile così
particolare usato dall’autrice. Dopo essere riuscita a superare questo ostacolo
iniziale, da metà libro in poi è stato come avere davanti un altro libro. In
men che non si dica mi sono ritrovata ad appassionarmi e ad immergermi totalmente
in questa storia che ha poi preso una piega davvero inaspettata.
Ho apprezzato molto che
l’autrice abbia deciso di inserire all’interno della trama di questo Thriller,
alcuni temi molto attuali ma complessi, come la violenza domestica e la
dipendenza dall’alcool, rappresentandoli in maniera così diretta e realistica
da riuscire a colpire in pieno il lettore. Essendo il romanzo ambientato in
Australia, l’autrice ha scelto di porre l’accento su una delle peggiori piaghe
che ha colpito questo paese, ovvero quella delle “Generazioni Rubate”. Nel
corso della prima metà del Novecento, la polizia locale ha ingiustamente
strappato migliaia di bambini aborigeni dalle loro famiglie, affidandoli poi in
strutture gestite da Bianchi, nelle quali poi tali bambini non soltanto
venivano rieducati ma gran parte delle volte anche sottoposti ad abusi di varie
tipologie. Ringrazio l’autrice che attraverso le pagine di questo libro mi ha dato
la possibilità di scoprire questi fatti storici terribili, che mi hanno davvero
toccato profondamente, e che secondo me non sono trattati con la giusta
attenzione che meritano.
Nel corso della narrazione
si alternano due archi temporali diversi. Alcuni capitoli sono ambientati nel
1966, e nel corso dei quali il lettore avrà modo di conoscere le due famiglie
protagoniste, i legami che intercorrono tra esse, e quali furono le vicissitudini che portarono alla misteriosa scomparsa di Mandy, una delle protagoniste. Gli altri
capitoli sono invece ambientati nel 1997, a circa trent’anni di distanza da
tali avvenimenti, è qui che il
personaggio di Isla cercherà di andare a fondo della verità pur di scoprire che
cosa sia successo a Mandy, e scagionare così il padre da quelle infamanti
accuse.
Al centro dell’intera
storia ci sono due famiglie, che abitano l’una a fianco all’altra in uno
tranquillo quartiere residenziale di Sidney. Viste da fuori sembrerebbero
perfette, ma la realtà all’interno delle loro mura domestiche è ben diversa.
La prima famiglia è
composta da Joe, Louisa che è in attesa del loro secondogenito e la piccola
Isla. Originari dell’Inghilterra, in cerca di un futuro migliore, Joe e Louisa
subito dopo il loro matrimonio hanno deciso di iniziare una nuova vita a Sidney.
Mentre Joe si è ambientato subito, ed è riuscito a fare carriera lì, Louisa non
ha mai accettato questo trasferimento forzato e non riesce proprio a
considerare casa questa città. Col tempo tra i due inizieranno a nascere i
primi malcontenti. Louisa infatti è insofferente e vorrebbe tanto tornare in
Inghilterra, Joe dal canto suo non è disposto a rinunciare, dopo tutti i
sacrifici fatti, alla vita che si è costruito lì, quindi ritiene sua moglie
solamente un’ingrata. Per sfogare tutto questo risentimento e questa rabbia
repressa, Joe inizia a bere sempre di più, e questa sua nuova dipendenza
porterà inevitabilmente la coppia a violenti scontri. Poco dopo il loro
trasferimento farà amicizia con Mandy, la sua nuova vicina di casa, con la
quale trascorrerà gran parte delle sue giornate e nella quale cercherà un
sostegno quando la situazione con Joe diventerà insostenibile.
Steve e Mandy sono i loro
vicini di casa. Steve è un poliziotto mentre Mandy è una casalinga. Nonostante
siano innamorati, anche la loro relazione col tempo inizia ad incrinarsi. Mandy
infatti non vuole avere figli, non avverte questa esigenza e teme inoltre, dati
i suoi trascorsi familiari, di non poter essere una buona madre. Steve invece
comincia a risentire del suo lavoro, lui infatti si occupa di prelevare dalle
loro famiglie originali bambini aborigeni così da dare loro un futuro migliore.
Ma se all’inizio pensava di fare la cosa giusta per loro, col passare del tempo
non può fare a meno di pensare che in realtà il suo lavoro fa più del male che del
bene. Si sentirà così schiacciato da questo senso di colpa che prova, che
finirà col riversare questo suo malessere anche all’interno della sua famiglia.
Questa crisi sempre più evidente tra i due, renderà Mandy sempre più
insofferente, e la spingerà a cercare un modo alternativo per evadere da questa
monotonia che la sta soffocando.
I loro equilibri così
precari inizieranno a vacillare quando Louisa prenderà la decisione di scappare
insieme a sua figlia Isla in Inghilterra, lasciando solo un biglietto di scuse
al marito. Nessuno dei quattro avrebbe mai potuto immaginare quali conseguenze
inaspettate sarebbero scaturite da un evento di così poca importanza.
Una delle altre principali
protagoniste di questa storia è Isla, un personaggio che avremo modo di conoscere
nel corso della narrazione in ogni sua piccola sfaccettatura. Da piccola Isla
era una bambina curiosa, sveglia e vivace. Trascorreva le sue giornate insieme
a sua madre Louisa e alla sua amica Mandy. Quando un giorno, per pur caso, si
ritrova ad assistere ad un violento litigio dei suoi genitori, qualcosa in lei
si rompe. Questo clima familiare particolarmente pesante e tossico, ha finito
con l’influenzare la vita di Isla, la quale pur di proteggere se stessa ma
soprattutto l’immagine immacolata del padre, ha reagito minimizzando tali
eventi e addossando tutte le colpe a sua madre. Nonostante abbia cercato di
farsi una nuova vita a Londra, i suoi demoni interiori, che per tanto tempo ha
cercato di controllare, hanno finito col logorarla a tal punto, da spingerla a
vedere come la sola via di fuga da tutto questo dolore, l’alcool. Quando
verranno riaperte le indagini circa la scomparsa di Mandy, e la polizia avrà
come unico indiziato suo padre, Isla sarà costretta a fare ritorno a Sidney,
nella casa in cui è cresciuta. Paradossalmente tale evento, spingerà finalmente
Isla ad affrontare quella realtà che per troppo tempo ha negato a se stessa.
Solo accettando la verità, per quanto dolorosa, Isla potrà trovare la forza di
rialzarsi e di rimettere in sesto la sua vita prima che sia troppo tardi.
Il mistero che fa da
sfondo all’intero romanzo, mi ha tenuto col fiato sospeso fino all’ultima
pagina. Devo ammettere che all’inizio sospettavo che l’epilogo sarebbe stato
abbastanza scontato e banale, ma poi mi sono dovuta ricredere. Negli ultimi
capitoli infatti ci troveremo davanti ad un finale dai risvolti sconvolgenti ed
inaspettati.
“Una vita migliore” è sicuramente un thriller
un po’ fuori dagli schemi, dalla trama oscura,
particolare e suggestiva, che non potrete proprio lasciarvi scappare.
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