martedì 18 maggio 2021

Recensione "La nave sepolta" di John Preston

 Buon pomeriggio amici Readers, oggi vi propongo la recensione di " La nave sepolta" scritto da John Preston ed edito da Salani. Da questo romanzo storico è stato tratto l'omonimo film disponibile dal 29 Gennaio sulla piattaforma Netflix. Ringrazio la Casa Editrice per avermi gentilmente fornito una copia digitale. in Buona Lettura 📖






TITOLO : La nave sepolta

AUTORE : John Preston

CASA EDITRICE : Salani

GENERE : Romanzo storico

PAGINE : 272

DATA DI USCITA : 1 Aprile 2021

◇ TRAMA ◇

Inghilterra, estate 1939. Quando Edith Pretty, affascinata dalle leggende locali che parlano di un tesoro vichingo sepolto nella sua terra, decide di contattare l'archeologo autodidatta Basil Brown, non sa che sta per dare inizio a una delle più straordinarie avventure archeologiche del Novecento. Presto gli scavi riveleranno il gigantesco scheletro di un'antichissima nave funeraria appartenuta a un sovrano anglosassone, che richiamerà l'interesse degli accademici più blasonati. Uniti dalla passione per l'archeologia e da un sentimento delicato e profondo che li lega l'uno all'altra, Basil e Edith lotteranno per proteggere la loro scoperta. Ma la Seconda guerra mondiale incombe e gli scavi si trasformeranno in una corsa contro il tempo, soprattutto quando dalla terra emerge qualcosa di ancor più stupefacente... Basato su fatti realmente accaduti, "La nave sepolta" è un romanzo in cui l'amore e la passione assumono aspetti tutt'altro che scontati e che, toccando il significato più profondo del matrimonio, del rapporto tra genitori e figli, della ricerca dell'identità personale, riesce a farci riflettere sul significato dell'essere umani e di condividere la Storia e, in ultima analisi, il dono stesso della vita.


Nella primavera del 1939, Edith Pretty convinta che sotto i numerosi tumuli presenti nella sua immensa proprietà, Sutton Hoo House, possa trovarsi sepolto un antico tesoro, ingaggia il signor Basil Brown, dipendente del museo di Ipswich per iniziare i lavori di scavo. Dopo alcune settimane di infruttuoso lavoro sembra ormai chiaro a tutti che purtroppo questi scavi non porteranno mai al risultato tanto sperato. Ma proprio qualche giorno prima dell’interruzione di lavori, spinto da uno strano istinto, il signor Brown prenderà la decisione di tentare con un ultimo scavo. Tale decisione porterà ad un esito davvero inaspettato. Nel corso dei lavori di scavo verrà ritrovata una antica nave funeraria , le cui misteriose origini verranno portate alla luce solo grazie al ritrovamento di ulteriori reperti,  il cui valore sia storico che economico sarà davvero difficile da quantificare. Ma quando tale notizia diventerà di dominio pubblico, inizierà una vera e propria disputa tra la signora Pretty e i vari musei coinvolti, i quali proveranno a tutti i costi ad appropriarsi del merito di tali rinvenimenti.

Questa sarà una delle più importanti e rivoluzionarie scoperte archeologiche del novecento destinata a lasciare un segno indelebile nei secoli.

Dovete sapere che sin da quando ero piccola ho sempre amato la storia, tanto che fantasticavo di diventare da grande una famosa archeologa, sempre a caccia di nuovi tesori da scoprire. Ovviamente poi crescendo mi sono ritrovata a fare tutt’altro per lavoro, ma questa mia passione è rimasta sempre viva in me. Quando per caso mi sono imbattuta nella trama di questo romanzo, ho capito subito che questo libro avrebbe fatto proprio al caso mio, quindi non ci ho pensato neanche per un secondo e sono subito corsa a leggerlo.

Sin dalla prima pagina questa straordinaria storia è riuscita ad accendere la mia curiosità. Grazie alla scelta dell’autore di strutturare questo romanzo sottoforma di diario /resoconto personale, sono riuscita ad immergermi completamente nella lettura, sentendomi veramente parte integrante di essa  e non una semplice lettrice. Ho avuto quasi la sensazione di essere proprio a Sutton Hoo , insieme ai vari protagonisti e di partecipare attivamente agli scavi. E’ stato come se ogni loro piccola scoperta, anche il più piccolo passo avanti, fosse una vittoria anche per me.

Nel corso della narrazione si avvicendano i punti di vista di tre dei principali protagonisti, senza il cui importante contribuito forse non si sarebbe mai giunti alla scoperta di questo tesoro.

Prima fra tutti Edith Pretty , la proprietaria della tenuta di Sutton Hoo. Edith sta passando un periodo non facile della sua vita. Non si è ancora ripresa della prematura morte dell’amato marito, ed in più teme di poter perdere il suo unico figlio, con cui sente di non riuscire ad avere più un dialogo, e che giorno dopo giorno si sta isolando sempre di più. Edith e il marito avevano in comune  una grande passione per l’archeologia, ed entrambi erano convinti che proprio sulla loro proprietà potesse trovarsi un tesoro sepolto. Sarà proprio il desiderio di poter esaudire l’ultimo grande sogno del marito, a spingere Edith ad ingaggiare Basil Brown per dare inizio ai lavori di scavo. Edith è una donna molto tenace e forte, ma piuttosto fragile. Nonostante la possibilità di un ritrovamento fosse davvero esigua, Edith non ha mai mollato, e la sua perseveranza infine è stata premiata. Il suo è stato un personaggio cruciale nella storia, l’unica cosa che mi è un po’ dispiaciuta è che una volta che la notizia del ritrovamento della nave si è sparsa, facendo giungere sul posto da ogni dove frotte di musei, con l’unico intento di accaparrarsi il merito della scoperta, Edith non ha saputo tenergli testa, ma soprattutto ha permesso che terze persone prendessero decisioni al suo posto senza neanche interpellarla.

Poi abbiamo Basil Brown, l’esperto dei lavori giunto per primo a Sutton Hoo, colui che di fatto ha scoperto la nave funeraria. Basil è un uomo un po’ rude e chiuso, tutto dedito al lavoro. Nonostante non abbia un vera preparazione, Basil ha un’esperienza del settore che in pochi possono vantare, conosce infatti la terra come le sue tasche. La sua è una passione che gli è stata tramandata da generazioni. Basil ama così tanto il suo lavoro, che non lo fa per un qualche tornaconto economico o per il prestigio, ma soltanto per pura passione. Quando arriverà da Cambridge il Prof. Phillips per prendere in mano le redini dei lavori, nonostante venga retrocesso al semplice ruolo di lavorante, deciderà comunque di rimanere e di continuare a dare il suo contributo. E’ un peccato che, nonostante il suo importante apporto, non gli sia mai stata riconosciuta la paternità di tale ritrovamento, e che il suo nome col passare del tempo sia finito nel dimenticatoio.

 Ed infine Peggy Priscott, una giovane studiosa di archeologia giunta a Sutton Hoo insieme al marito e alla squadra diretta dal Prof. Phillips di Cambridge. Peggy è una ragazza molto sveglia ed intelligente, appassionata sin da piccola di storia e archeologia. Nonostante si sia appena sposata con il suo collega Stuart, non si dimostra pienamente appagata da tale unione. Quando quindi sia lei che il marito vengono contattati per raggiungere il resto della loro squadra a Sutton Hoo, avrà l’occasione di sfuggire anche se per poco dalla monotonia della loro luna di miele. Peggy è l’unica donna del gruppo di scavi, e come tale non verrà spesso presa in considerazione. Lavorando duramente cercherà in tutti i modi di dimostrare il suo valore e di emergere in quel mondo prettamente maschilista, ma ogni suo sforzo sarà vano. Sarà lei a ritrovare nel corso degli scavi un importante  manufatto che si rivelerà cruciale, in quanto sarà proprio grazie ad esso che si riuscirà a risalire alle antiche origini della nave funeraria. Le uniche persone con le quali si sentirà a suo agio, e che la faranno sentire davvero utile ed importante saranno, Edith Pretty, suo figlio Robert, e il nipote Rory, con il quale stringerà un forte legame.

“La nave sepolta” è una straordinaria storia senza tempo, che mi sento davvero di consigliare.




A presto con la mia prossima recensione 📚












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